
di Valsusa Report
Il Rassembremant (letteralmente rassembramento) che equivale ai movimenti in Italia ha effettuato due giorni di protesta nelle zone della linea THT (Tre Haute Tension) che arriverà anche in Valsusa a breve. La prima fase è il disboscamento, le strade di accesso, i plinti con le enormi basi di cemento e poi gli elicotteri che tutto il giorno portano e piazzano i piloni altissimi e visibili ad enormi distanze. Le montagne sono di nuovo prese di mira. In Italia passarà nel manto stradale e autostradale con espropri di terreni e giardini confinanti. “Una inutile linea” dicono sia in Italia che in Francia. Sono iniziati i lavori nella Valle della Durance nella zona del comune di La Roche de Rame, un paesino turistico che vive grazie al lago e alle vecchie miniere di rame da visitare.
Viene proposta come indispensabile e per la sicurezza della sussistenza dei Dipartimenti francesi che attraversa, e in Italia perchè non ne abbiamo abbastanza per la sopravvivenza. “I due modi politici per farti digerire l’ennesima opera inutile e imposta dai faccendieri del nucleare e delle infrastrutture” dissero a Bussoleno in una prima serata informativa.
Da Qualche giorno il Super Puma, un elicottero da carico lavora a ritmi sostenuti, il video di un’attivista:
e le foto ricavate dalla pagina No THT:
In Francia dove è partita prima l’opposizione vi è un gruppo di cittadini toccati e non, che si oppone, sono i No THT. Hanno sempre denunciano il sito e hanno chiesto l’interruzione del lavoro. Michel Frisone, sindaco di La Roche de Rame e Agnes Antoine, membro del collettivo e THT. Dopo alcune prime fasi di contrasto, oggi arrivano i primi arresti, 5 sono accusati formalmente di abuso degradante e razzismo. Seguono anche gravi accuse di terrorismo lanciate dai politici via media, la colpa, aver svitato simbolicamente alcuni bulloni dei tralicci sulla zona di carico sede delle manifestazioni del sabato e domenica passati. “Nulla di più falso” dicono i 30 manifestanti che si sono radunati davanti alla Gendarmeria di Argentiere, “devono finirla di strumentalizzare perchè ancora una volta non è successo niente, siamo tutta gente pacifista”. I lavori cominciati in tutta fretta sembra manchino di autorizzazioni necessarie alla costruzione, “all’opposizione su documenti, la risposta è stata mettere in galera alcuni attivisti con il placido consenso di politici, incaricati dello stato e adesso della polizia” dice in un’intervista alla D!CI TV un’attivista.
Qui il video e l’articolo sulla D!CI TV:
https://vimeo.com/182533560
V.R. 15.10.16