Le inchieste “paradossali” contro i No Tav

Cantiere-TavDopo gli oltraggi per “il bacio” al celerino e per l’epiteto “pecorella” al carabiniere, ora anche un avviso di garanzia per 15 attivisti per il “deterioramento di un guard rail”. Con l’ obiettivo di portare anche minime condanne a una somma pericolosa e per ottenere vantaggi per la Procura.

Quell’anomalia che è la Procura torinese, produce paradossi che ormai si sprecano. E’ in corso, per esempio, il processo per oltraggio al No Tav che interpellò un carabiniere chiamandolo “pecorella”, un insulto sanguinoso che le mamme ci insegnano fin da piccoli a non usare. Oggi apprendiamo che nei giorni scorsi sono stati ricevuti da 12 valsusini + 3 solidali altrettanti avvisi di garanzia per danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità per aver violato la zona rossa stabilita illecitamente (perchè reiterata più volte) dal Prefetto intorno al cantiere di Chiomonte e per aver in concorso tra loro, presso la galleria di Giaglione in data 10 Dicembre 2011, provocato, tirandoli con una corda, la caduta di due betafence che hanno causato “… il deterioramento del palo di sostegno della segnaletica stradale verticale, che si piegava, ed il guard railche si staccava dall’asta di sostegno“. In questa Italia di corrotti e di partiti che saccheggiano territorio e ricchezza pubblica, gli indagati in questo procedimento rischiano condanne per qualche mese e pene pecuniarie. Non gran cosa in sè ma rischiosa per il rischio che un singolo possa subire più condanne, anche minime, per fatti diversi per cui ci si giochi la condizionale per annullamento di attenuanti e recidività.  Il Legal Team ci spiega che la Procura sta affollando i Tribunali di cause contro i No Tav per dimostrare un’iperattività degna di maggiori risorse dal Ministero, per incrementare le carriere dei pm e per malcelata sintonia con le ossessioni “terroristiche” del Capo. Il tutto va naturalmente di concerto con la campagna mediatica contro i valsusini in un ben sintonizzato botta e risposta con la Procura e, come ci spiegheranno oggi i Giuristi Democratici a convegno alla Gam (c. Galileo Ferraris 30, Torino, ore 15), con un uso deviato delle procedure. Sono davvero tanti gli interessi, piccoli e grandi, che gravitano intorno alla vicenda Tav! (F.S. 2.12.2013)

Nella foto: la devastazione portata dal cantiere Tav a Chiomonte