La valle che resiste sta con Nicoletta Dosio

Lettera di solidarietà a Nicoletta Dosio e alla sua "resistenza" contro il potere

Contributo di Franco Trivero.

Siamo qui a Bussoleno, davanti alla Credenza l’oscurità della notte lascia il posto alle prime luci dell’alba, i volti assonnati di chi ha dormito poco e male per essere presenti all’alba a testimoniare con la nostra presenza  la solidarietà a  Nicoletta.
Inizia così la giornata di presidio, ormai da giorni decine e decine di persone, che diventano centinaia a fine giornata, si fermano a testimoniare con la loro presenza l’affetto a Lei signora minuta di settanta anni che ha rifiutato tutti i procedimenti cautelari inflitti, per fatti bagatellari commessi nel luglio 2015, (obbligo di firma, obbligo di dimora,arresti domiciliari),senza un processo che  le abbia permesso di esercitare quel  legittimo diritto di difesa.

Il suo impegno è specifico, cerca di rifiutare la forza che vuole sottometterla, una donna che vede la propria virtù morale trasformarsi in strumento politico, una donna che fa leva sulle proprie qualità individuali per intervenire nella sfera pubblica. Qui non si tratta di una politica dominata dalla morale, né di una morale asservita agli obiettivi politici, ma di atti morali individuali che diventano elementi di vita politica.
Di fronte all’ingiustizia, all’oppressione di un’aggressione giudiziaria, questa donna si oppone, senza rispondere al male con il male, senza ricorrere alla violenza ma semplicemente con la “disobbedienza civile”.
Ma questo rifiuto a sottostare ad un provvedimento cautelare, ritenuto ingiusto, è indissolubilmente legato ad un impegno positivo perché la “resistenza” è un’affermazione.Resistere è una forma di lotta che implica un comportamento a posteriori, una reazione che si oppone a  rifiutare la forza del potere che vuole sottometterla.

Siamo cittadini che, senza odio né violenza, si oppongono ai detentori del potere, a difesa del proprio territorio. Siamo uomini e donne, espressione della società civile, che hanno rinunciato a un’esistenza tranquilla in nome di un amore incondizionato per la propria terra.
Lottiamo contro un’opera imposta, inutile e dannosa per lo stupro idrogeologico che rappresenta e perché sottrae risorse finanziarie alla sanità pubblica, alla scuola, alla ricerca scientifica, ai servizi sociali ecc….
Concludo citando un pensiero di TZVETAN TODOROV
” L’amore per la verità è ciò che anima l’azione dei resistenti ed essi accettano di pagarne un caro prezzo: una volta che hanno intrapreso questa via, devono rinunciare alla pace, al benessere,mettendo a rischio la libertà……”
A nome del popolo No Tav, della Val Susa, cara Nicoletta, ti esprimiamo solidarietà e affetto!

Franco Trivero