
di Redazione.
Uno degli argomenti più usati per alimentare la favoletta della necessità assoluta del Tav in Val di Susa, è quella del “lavoro”. Porterà più lavoro per la Valle, porterà investimenti, imprenditori, etc etc.
Ma ci sono imprenditori e imprenditori. La storia della giustizia si racconta di tanti “prenditori” e “predatori”, vicini sovente alla criminalità organizzata, e alla politica, che li sostiene.
Poi ci sono le storie sconosciute, quelle raccontate tra i luoghi montuosi, negli anfratti dei borghi; quelle che non compaiono sui grandi giornali, con i titoloni. Sono le storie di imprenditori “normali”, Valsusini di nascita, amanti della propria terra, del proprio lavoro, e rispettosi di quello altrui.
Noi abbiamo conosciuto uno di questi personaggi. Di quelli che soffrono moralmente, ed economicamente, grazie a un paese che promuove i soliti noti, o gli amici degli amici.
Ci ha raccontato la sua storia, una vicenda non ancora chiusa, giuridicamente, ma che mostra tutti i sintomi delle contraddizioni di questo paese dove, a parole, si vuol favorire l’impresa onesta, e, nella realtà, gli onesti, o perlomeno che cercano di comportarsi in tal modo, sono marginalizzati, perseguiti, e messi fuori gioco.
Oggi vi presentiamo il trailer di questo servizio… la storia continua ….