
La Pato perforazioni di Rovigo, ditta entrata nei subappalti della Cmc di Ravenna per eseguire lavori al cantiere dell’Alta velocità di Chiomonte, era stata la prima ditta esclusa per la revoca del certificato antimafia, da parte del prefetto Provolo (come scriveva Rovigo Oggi il 28 marzo scorso).
La revoca era avvenuta il 13 marzo e il 21 maggio (ne dava notizia NoTavInfo) a «la Repubblica» Ltf dichiarava “La prefettura ha comunicato l’esito della procedura antimafia e l’esito è che l’impresa non potrà lavorare”.
Ma la Pato è sempre lì. Le fotografie scattate oggi colgono i mezzi della Pato all’opera, in prossimità di punti di scavo, nella parte bassa del cantiere.
M. B. 16.06.13
Un ringraziamento a G. F. per le fotografie