Italo e la posizione pro contro Family Day

La polemica politica sulle unioni civili finisce per colpire anche i treni e Italo viene accusato di essersi schierato.

di Bruno Garrone.

Per essere stagione invernale fa piuttosto caldo nelle aule della politica. A infiammare gli animi, e creare schieramenti contrapposti, c’è la questione dei diritti per le unioni civili che sarà all’esame del Parlamento attraverso il decreto Cirinnà. Questione scottante quella dell’adozione dei figli per le coppie omossessuali; ma il tema dell’estensione del concetto di famiglia alle coppie omo è un rospo che una parte dei cattolici, in compagnia del Vaticano, non riesce proprio a digerire.

Si sentono ancora gli echi delle manifestazioni della settimana scorsa in molte piazze d’Italia dove una sentita partecipazione di cittadini ha inneggiato alla libertà e ai diritti con lo slogan “SvegliatiItalia”. Lo scontro titanico sui diritti è purtroppo tradizione molto nostrana dovuta alla presenza del Vaticano con un intransigente conservatorismo cattolico che non manca di far sentire la sua influenza in ambito politico.

Precursori nelle lotte per i diritti furono i Radicali ai tempi della legge sul divorzio e sull’aborto. Durante la campagna referendaria in favore dell’abrogazione del divorzio, c’erano politici di area cattolica che si recavano nelle piazze ad annunciare che con il divorzio la maggior parte dei cinquantenni avrebbe lasciato la moglie per mettersi con una ragazza di 25 anni. Di questa flotta di giovincelle venticinquenni smaniose di accompagnarsi con i cinquantenni non si è ancora avuta traccia (tranne dei casi noti in cui il conto in banca di lui fa la differenza).

Oggi la controversia non risparmia nemmeno le linee dei treni. La società Italo è stata accusata di essersi schierata con il prossimo Family Day concedendo promozioni ai viaggiatori in occasione della giornata della manifestazione. Pare in realtà la decisione commerciale sia simile a quella intrapresa in occasione di manifestazioni per il gay Pride. Il sito www.gay.it cerca di fare un po’ di chiarezza sulla vicenda e confessa di essere caduto anch’esso nel trappolone della polemica:

Italo, concedendo il 30% di sconto a tutti i partecipanti al ‘Family Day‘ del 30 gennaio con il codice convenzione “FAMILY30”, ha fatto o no una scelta di campo? A leggere alcuni blog LGBT e alcuni siti generalisti l’altro ieri pareva certamente di sì: e lo scoop, come diceva Indro Montanelli, è la “scorciatoia dei somari”. Anche Gay.it alla fine ieri ha “abboccato” al trappolone di “Italo che discrimina”, dopo che era emerso l’indisponibilità dell’azienda a fare sconti per il Gay Village di Roma e per un evento non gay a Bologna, il “Sensation”, con tanto di testimonianze di uno delle persone coinvolte nell’organizzazione, Gian Marco Sandri, amministratore di Artmediamix, agenzia di comunicazione romana che si occupa di eventi. Ma le nostre iniziali titubanze, che ci avevano portato ad assumere un atteggiamento dubitativo fino per l’appunto al pomeriggio di ieri, anche ricevendo pesanti critiche dai lettori e da alcuni blog LGBT, erano giuste ed avremo fatto meglio ad attendere ulteriori riscontri.

E così, dopo alcune ricerche, abbiamo scoperto che un anno e mezzo fa, nel giugno 2014, Italo aveva concesso un’intera estate di sconti a tutti i partecipanti al Padova Pride Village ed inoltre aveva pure concesso numerosi buoni sconto all’organizzazione, utilizzati per i viaggi di artisti ed ospiti, di fatto sponsorizzandola.

(B.G. 26.01.16)