
lettera di Michele Salvino.
Dell’immigrazione, e dei morti in mare, sono tutti responsabili. Il governo italiano che ratificò il trattato di Dublino con il voto favorevole di tutti i partiti che lo appoggiavano (non era tra il 2001 e il 2004?). La Bossi Fini (chi la volle?). Le navi delle ONG o simili che li vanno a prendere fino a sotto l’Africa (così gli scafisti se ne lavano le mani, e – invece di imbarcazioni solide – usano carrette). Non si vada più a prenderli in acque internazionali, ma si controllino i confini delle acque nazionali (vedrete che, per non perdere affari, gli scafisti forniranno imbarcazioni più resistenti). E chi gestisce l’accoglienza, che spende poco per gli immigrati così gli rimane di più per se (alla faccia delle cooperative e delle ONG). E le italiane e gli italiani pagano… Immigrate immigrati. Non accusate di razzismo la popolazione italiana. Si vede tagliati i servizi in nome del debito pubblico, ma non per aiutare voi. Il denaro va a chi specula sull’accoglienza. Non c’è bisogno di rifiutare, ma prima di accogliere bisogna realizzare le strutture per poterlo fare. E cambiare le regole operative di chi gestisce il tutto. Staremo meglio tutti, noi e voi. Infine, non accusate di razzismo chi si lamentano dei campanelli di spacciatori di droga anche in pieno giorno, dove hai paura perfino a chiedere permesso per passare. A parte il fatto che l’educazione impone che non blocchino i marciapiedi, o che si spostino da soli. Aiutateci a far cessare l’attività. Con ogni mezzo. Un proverbio africano dice “Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”.
Michele dal Piemonte