
di Valsusa Report
Riceviamo ed inoltriamo ciò che i media non dicono, sarà disattenzione o ordine perentorio?
Come tutti ricorderanno il 5 dicembre 2008 la Commissione Europea deliberava la concessione di un contributo alla nuova linea ferroviaria Torino Lyon per il finanziamento degli studi e di alcuni lavori propedeutici di 671,8 milioni di euro (decisione C(2008)-7733) pari ad una quota del 50% sugli studi e del 27% sui lavori.
Il 5 marzo 2013 nel silenzio totale dei media, del governo, dell’osservatorio virano, dei politicanti di turno, la Commissione Europea deliberava la riduzione del contributo stabilito nel 2008 in quanto:
[…]
“Le conclusioni dell’esame intermedio del portafoglio di progetti del programma pluriennale RTE-T 2007-2013 (esame del PPA) hanno evidenziato che il progetto registra un notevole ritardo dovuto a difficoltà amministrative e tecniche.”
[…]
“In fase di elaborazione dell’atto aggiuntivo, si è constatato tuttavia che, per via di ulteriori ritardi, l’azione non potrà essere portata a termine entro il 31 dicembre 2015.”
[…]
La decisione C(2008)-7733 del 5 dicembre 2008, già modificata dalla decisione C(2009)-8310, è nuovamente modificata come segue:
(1) Il testo dell’articolo 2 è sostituito dal testo seguente:
“Articolo 2 – FINANZIAMENTO DELL’AZIONE
Ai beneficiari è concesso un contributo finanziario comunitario massimo di 395 282 150 EUR (in lettere, trecentonovantacinque milioni duecentoottantaduemila e centocinquanta euro).”
Questo significa che il famoso finanziamento di 671,8 milioni di euro tanto sbandierato dai media e dalla procura torinese (basta pensare all’articolo della scorsa settimana di Chiara Voci sul sole24ore) è stato decurtato di 276,5 milioni di euro nel silenzio più assoluto di governo e media oltre un anno fa.
Inoltre nell’elenco delle attività e delle tappe dell’azione contenuto nel documento emergono già ora una lunga serie di scadenze mancate e di azioni non effettuate.