God Bless America, come collezionare abusi su abusi

America. “Le antenne NRTF e il MUOS di Niscemi non costituiscono alcun pericolo per la salute della popolazione locale.” Così “insiste” l’ufficio stampa della Stazione Aero Navale di Sigonella (NASSIG). Nel frattempo i lavori sul Muos procedono “irregolarmente” come sempre.

di Daniela Giuffrida

Il 13 marzo scorso la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale siciliano aveva dichiarato a chiare lettere il MUOS “abusivo” ed illegittima la sua installazione in quanto avvenuta in assenza di autorizzazioni valide. Qualcuno avrà immaginato che, rispettosi delle leggi italiane, come affermano di essere gli americani, la sentenza del TAR sarebbe stata rispettata. Ma coloro che sono più dentro in questa “saga del Muos” sapevano perfettamente che non sarebbe andata così.

Il 26 scorso, appena 13 giorni dopo la pubblicazione della sentenza, Mamme No Muos, attivisti del Coordinamento Regionale e semplici cittadini si sono ritrovati di nuovo tutti insieme a fare “blocco” davanti ai cancelli della base NRTF di Niscemi, per tentare di fermare l’ingresso di un grosso convoglio di mezzi con a bordo operai e militari americani, tutti ovviamente, scortati da un ingente dispiegamento di Forze dell’Ordine. Inutile raccontare cosa sia accaduto perché ormai, da quasi tre anni, la procedura è sempre uguale: gli attivisti tentano di bloccare i convogli, le Forze dell’Ordine li convincono a lasciarli passare. Qualcuno avrà pensato che quegli operai fossero diretti alle altre istallazioni all’interno della base e non alla struttura che ospita il MUOS, non alle tre parabole, perché quelle dovranno essere smontate, ma dopo qualche minuto dall’ingresso dei mezzi e degli operai, le “parabole abusive”, dichiarato nella sentenza del Tar siciliano, hanno cominciato ad animarsi ed anche quel qualcuno ha dovuto ricredersi.

“Il blocco ha dovuto cedere – affermano gli attivisti – di fronte ad un dispiegamento di forze quanto meno esagerato da parte del Ministero dell’Interno”. Ed è proprio questo dispiegamento di forze esagerato, insieme alla messa in funzione delle parabole del Muos, che ha costretto i legali dei Comitati a prendere una posizione netta nei confronti delle Istituzioni e così, due giorni dopo, questi hanno inviato, attraverso posta certificata, un Atto Monitorio al Ministero dell’Interno, alla Questura di Caltanissetta, al Commissariato di PS di Niscemi ed alla Stazione dei Carabinieri di Niscemi, allegando copia della Sentenza del TAR Palermo dello scorso 13 febbraio, nel caso fosse sfuggito quanto è stato deciso nelle aule del TAR siciliano.

“In base alla Sentenza del TAR Palermo – hanno spiegato i legali – l’installazione del MUOS è avvenuta in assenza di valide autorizzazioni. L’Annullamento, infatti, ha efficacia sin dall’origine ed i lavori sono da considerare integralmente abusivi. A prescindere da ogni altra conseguenza, quindi, anche il loro utilizzo, in qualsiasi forma è da considerare illecito. Si è reso necessario, quindi, trasmettere il testo della sentenza alle forze dell’ordine, benché sia già di comune conoscenza essendo stato pubblicato e richiamato da fonti di stampa, sottolineandone il significato ed i passaggi salienti.”
“Conseguentemente – affermano ancora I legali in un loro comunicato – abbiamo ammonito le stesse forze dell’ordine che è loro preciso dovere prevenire e sanzionare il perpetrarsi di illeciti all’interno della base ad uso esclusivo della Marina Militare Statunitense di Contrada Ulmo. Conseguentemente sarebbe loro dovere verificare che operai o attrezzature non siano fatti entrare per operare sulle parabole del MUOS.”

I legali hanno chiesto, ancora, di conoscere chi comandava l’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri del 26 febbraio e di sapere se questi “abbia verificato l’illecito utilizzo delle parabole, e abbia provveduto alla doverosa denuncia all’Autorità Giudiziaria Penale.” Nessuna risposta, è ancora giunta dalle autorità interpellate dai legali.

Tutto ignorato, ieri mattina 3 marzo, la storia si ripete. Fin dalle 7,00 del mattino, attivisti e mamme No Muos si sono ritrovati davanti al cancello 1 della base di contrada Ulmo, per bloccare il transito degli operai in ingresso. Fino alle 9.30 non accade nulla, tutto sembra sereno, gli attivisti cominciano a smobilitare e a rientrare alle loro abitazioni quando, una telefonata ad uno di loro, avverte dell’arrivo di un convoglio: attivisti e mamme, tornano prontamente davanti ai cancelli ma inutilmente, gli operai entrano dopo aver forzato il blocco.
In tutto questo frangente, cosa fa il comando americano di stanza a11025155_10153179793263336_4527423397351063829_n (2) Sigonella? Dopo aver “oltraggiato” (per goliardia o per cos’altro non importa) il simbolo stesso della Sicilia, imponendo su una triscele decapitata, la fierezza della loro aquila in volo, ha risposto nel pomeriggio di ieri alle reazioni degli attivisti No Muos e dei media, circa la ripresa dei lavori all’interno della base NRTF di Niscemi.

L’Ufficio Stampa della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella (NASSIG) ha inviato, dunque, il seguente comunicato che riportiamo integralmente: “Chiarimenti In merito alle recenti notizie di stampa relative al MUOS: In merito alle recenti notizie di stampa relative al MUOS, desideriamo precisare che ogni azione avviene nel pieno rispetto della normativa italiana, compresa la sentenza del TAR. Come abbiamo sottolineato in passato, e come è emerso dagli studi condotti da varie autorità italiane, le antenne NRTF (Naval Radio Transmitter Facility) e il MUOS di Niscemi non costituiscono alcun pericolo per la salute della popolazione locale.  La costruzione del sito MUOS è ultimata, ma le strumentazioni non sono ancora in funzione. Attualmente infatti sono in corso operazioni di collaudo e monitoraggio, condotte in cooperazione con le autorità italiane. Il sito NRTF rispetta in pieno la normativa italiana ed europea in materia di sistemi di comunicazione, e le emissioni dei sistemi NRTF rimangono molto al di sotto dei limiti stabiliti.  Ad ora non è stato emesso alcun ordine di sospensione delle attività di collaudo in atto presso il sito di Niscemi. Ricordiamo infine che il MUOS e le antenne NRTF hanno come obiettivo la sicurezza dei Paesi occidentali della NATO, prima fra tutti l’Italia.” Ufficio Stampa della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella (NASSIG)

D.G. 3.3.15