La pioggia non dà tregua e nevica sui rilievi e in alta quota. Così anche il Giro d’Italia ha dovuto oggi subire qualche modifica. La 14° tappa che doveva portare le 23 squadre in gara, da Cervere (Cn) al colle del Jafferau a Bardonecchia, attraverso la Val Chisone, Sestriere e Oulx, all’ultimo minuto ha dovuto percorrere l’adiacente Val di Susa per evitare l’abbondante nevicata che ha oggi ammantato nuovamente il Sestriere e l’arco alpino.
Via dunque da Cervere, attraverso l’imbocco della Val Sangone e poi i laghi di Avigliana, su per la Val di Susa, sino a ricongiungere il tracciato a Oulx, dove era comunque prevista originariamente la discesa da Cesana, per proseguire fino a Bardonecchia.
In Val di Susa la notizia del passaggio del Giro d’Italia è giunta attorno alle 12,30, e con un veloce passaparola i comitati No Tav sono riusciti a presidiare l’intero percorso, di paese in paese con striscioni e bandiere.
Al maltempo però non ha dovuto piegarsi il famoso e seguitissimo Giro, ma anche le trasmissioni televisive. Per la pioggia di bandiere presenti non sono riuscite a seguire gli atleti, lungo una valle decisa a dimostrare la sua partecipazione e la sua presenza, e una pervicace mancanza di rassegnazione che non si spegne, neanche sotto la pioggia che spegne i riflettori nazionali.
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Di seguito riproponiamo la mitica scalata al Galibier, che praticamente regalò a Pantani la Maglia rosa del Tour de France nel 1998. Un tributo all’indimenticabile atleta e anche un plauso di gratitudine a chi affrontò allora le riprese sotto un diluvio torrenziale, riprese evidentemente impossibili da realizzare oggi, in condizioni meteorologiche analoghe o migliori.
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