
di Gabriella Tittonel
I santi non resistono a lungo in Clarea!
Questa la conclusione a cui si è arrivati ieri, quando si è constatato che anche la statua di santa Barbara, collocata sopra l’arco di apertura del tunnel geognostico è sparita. Con la relativa chiesetta con campanile. In loco rimangono i ferri del sostegno su cui era appoggiata la protettrice dei minatori e degli artificieri, qui sistemata ad inizio lavori di scavo della galleria dalle maestranze.
Una prima sparizione (in effetti questo era stato uno spostamento nell’angolo più buio e miserevole di tutto il cantiere) era stata quella del pilone votivo costruito da un gruppo di contrari all’opera, cristiani e non proprio nella piana dove ora si allarga il movimento del cantiere.
Poi era stata la volta della statua di Padre Pio, posta nell’area appartenente ai no tav, proprio a ridosso delle reti, area dove anche attualmente si tiene la quotidiana preghiera.
E ora santa Barbara. Sulla quale qualche dubbio maggiore c’è sulla sparizione… Che abbia voluto andar via a causa del moltiplicarsi delle polveri sottili che stanno segnando cantiere e valle tutta con il loro abbraccio di morte?
Si sa, i santi sono fatti per il Paradiso e per indicarcelo. Ma in Clarea la realtà è più simile a quella dell’inferno, con i gironi infernali e le tante falsità che si perpetuano…. E allora si vola altrove…..
G.T. 18 marzo 2014