Fronte vicentino, in aiuto la Valsusa

Una serata informativa dove il cosiddetto governo eletto e decisore, stride con i territori sede di rinnovata politica popolare.

di Valsusa Report

Li abbiamo visti sfilare l’altra settimana, era il 16 gennaio, con in testa il gruppo No Dal Molin, ambientalisti-pacifisti che lottarono contro il mega aereoporto militare che oggi vede finita la devastazione di prati e foresta. Il sindaco Achille Variati, favorevolevicenza1 alla linea ad alta velocità, ritiene che le compensazioni sia una strada percorribile, il 13 gennaio il consiglio comunale vicentino con  23 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti, ha dato il consenso allo studio di fattibilità per l’attraversamento della linea ferroviaria Av nel vicentino.

Il territorio non ci sta lo dice lo striscione di apertura “Basta imposizioni per Vicenza” e dopo la fiaccolata che vede nuovamente vicini militanti e cittadini, si terrà oggi 22 gennaio al bocciodromo di via Rossi, in zona Ferrovieri, un’assemblea popolare dove si affronteranno dal lato tecnico l’impatto del maxi treno sul territorio e i costi da lui dettati, lo farà dalla Val di Susa in diretta skipe il tecnico della ex-Cominutà Montana Bassa Val di Susa e Val Sangone ora fiaccolata-no-tav-vicenza-1024x546Unione dei Comuni, Dott. Luca Giunti, con lui anche esponenti No Tav del Triveneto, comitati No Tav del Brennero, di Portogruaro e da Brescia.

Nuovamente l’intendere della democrazia governativa si scontra con la democrazia dei territori che vogliono essere ascoltati, paesi che oggi si trovano nel 2015 e non più nel cinquecento medioevale dove il signorotto decideva. I vicentini lo dimostrano e lo fanno con  petizioni online, consiglieri comunali del M5S “per chiedere un referendum consultivo sull’attraversamento del territorio della linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Verona-Padova, come atto di democrazia e di rispetto nei confronti dei cittadini e del territorio” e per chiedere al ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, di non distruggere il paesaggio palladiano di Vicenza, hanno raccolto in rete 1650 firme in pochissimi giorni.

Insomma questa sera si parlerà del piano per la realizzazione dellevicenza Simulazione della stazione Tav prevista in zona Fiera, a Vicenza due stazioni in zona Fiera e al tribunale zona Borgo Berga, ma anche della galleria viaria sotto colli, del raddoppio linea storica con interramento dei binari esistenti, di un tunnel viario sotto Monte Berico. Si affronteranno i problemi di natura idrogeologica del comune di Brendola. Questioni rilevanti come l’inutile fermata a Vicenza dove le distanze necessarie di accelerazione prima e di frenata sono a conti fatti superiori alla distanza tra Vicenza e Padova.

Sarà un’interessante serata informativa che in un patto di gemellaggio unirà la Val di Susa con il triveneto. Una serata dove il cosiddetto governo eletto e decisore, stride con i territori sede di rinnovata politica popolare. Un territorio il vicentino, con il bresciano, il toscano fiorentino e la Valsusa che fanno pensare alle frasi dei ministri quando dicono “il governo regolarmente eletto”, qualche dubbio inizia a sibilare.

V.R. 22.1.15