Fréjus. Cade l’ultimo diaframma

Il 17 novembre cerimonia alla presenza del ministro Lupi per l'abbattimento dell'ultimo diaframma del raddoppio del traforo autostradale del Fréjus.

di Leonardo Capella

I lavori della galleria di sicurezza del traforo autostradale del Frejus (T4), localmente conosciuta come seconda canna, partiti nel luglio 2013 dal  lato francese stanno per arrivare in Italia. Dopo 480 giorni dall’inizio del cantiere la TBM battezzata “Anna” sta per ultimare la propria attività. Ha scavato infatti 6.299 metri dei 6.353 metri previsti complessivamente, più del 99 percento.

È previsto che nella prima quindicina di novembre venga abbattuta l’ultimo diaframma di roccia che si trova a circa 68 metri dall’imbocco lato Italia dell’attuale tunnel T4. 

Una volta all’esterno la TBM verrà completamente smontata, questo lavoro richiederà circa tre mesi. Mentre per il tunnel i lavori procederanno nei mesi seguenti per lo scavo, con metodo tradizionale, dei 16 rifugi di collegamento tra le due gallerie, i by pass carrabili e le stazioni tecniche. A breve dunque si inizierà ad apprezzare l’impatto del cantiere sul territorio italiano.

L’opera per la parte italiana, presenta un costo pari a quasi 205 milioni euro. Di questi, 158 milioni di euro costituiscono l’importo a disposizione per gli oneri di lavorazione (sui quali si calcola l’importo dovuto per le compensazioni di legge a beneficio del territorio pari a 5,7 milioni di euro). L’opera è stata quasi totalmente autofinanziata da SITAF con il pedaggio e lo Stato Italiano vi contribuisce con una quota di 30 milioni di euro.

Come nel lontano 1979 Sitaf e Sftrf hanno organizzato per il 17 novembre una cerimonia per celebrare l’abbattimento dell’ultimo diaframma. Alla cerimonia è previsto che partecipi il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi.

L.C. 14.11.14