
Catania, 28 Agosto.
Inaugurazione della Festa dell`Unità e del Partito Democratico. Il clima che si respira in città è quello che potete vedere nella foto. Il centro storico è pesantemente militarizzato, e in giro per la città le volanti della Digos girano per vietare, assurdamente e illegittimamente, qualunque assembramento di persone a loro conosciute. Oggi tredici di noi si trovavano in Piazzetta (Piazza Santa Maria di Gesù), e tre volanti della Digos, seguite da due camionette piene di celere, ci hanno raggiunti. Ci hanno chiesto cosa stessimo facendo (?!), ci hanno imposto di consegnare i nostri documenti e hanno sequestrato due bombolette spray che erano state poggiate sul pavimento, e che avremmo utilizzato per fare uno striscione da esporre in Via Etnea. Intanto la celere (25 unità) ci accerchiava. Alla riconsegna dei documenti ci viene detto che qualora ci fossimo diretti alla Villa Bellini camminando assieme (anche sul marciapiede), saremmo stati denunciati per manifestazione non autorizzata, anche se diretti verso un’arancineria per mangiare, e, inoltre, ci viene chiesto di separarci e andare altrove, altrimenti non se ne sarebbero andati (?!).
I passanti, sconvolti dalla situazione surreale e immotivata, chiedevano cosa stesse succedendo e ripetevano che noi siamo lì ogni giorno, e che per loro siamo una presenza positiva. Gli agenti della Digos hanno provato a sequestrare altro materiale, come uno striscione ancora bianco e un megafono, senza riuscirci. Dopo un’ora abbiamo deciso di lasciare la piazza, filmati dalla Digos, e di andare altrove per discutere dell’accaduto. Mentre all’ingresso della Villa Bellini la Digos decideva chi fare entrare e chi no. Noi eravamo nella piazza che viviamo quotidianamente, e siamo stati soggetti ad un abuso che consideriamo grave, e che non intendiamo far ripetere in futuro. In città la tensione sale, ma nulla potrà frenare il disprezzo e la rabbia sociale nei confronti del Partito “Democratico”, che intende difendere le proprie passerelle reprimendo ogni dissenso, a Catania e in ogni altra città d’Italia. Reagiremo mantenendo numerosa, attiva e costante la nostra presenza in città. Catania rifiuta le passerelle della politica fatta per gli interessi di pochi. C’è chi propone quotidianamente un mondo diverso, e continuerà a farlo.
Partito Democratico: Catania vi sdegna.
Catania 29 Agosto,
Ore 20,00, In seguito ai fatti di ieri, Piazzetta.
Quali sono gli effetti provocati dalla Festa de l’Unità e del Partito Democratico nella città di Catania? Il giardino storico e pubblico della città, la Villa Bellini, è stato praticamente privatizzato e l’accesso libero al suo interno è stato compromesso, in quanto la Digos posta all’ingresso decide chi può entrare e chi no; il centro storico è stato pesantemente militarizzato; si assiste ad un clima pesante di controlli, repressione e abusi di potere in giro per la città. Questa situazione indica quanto alto sia il livello di tensione, volto a contrastare e reprimere qualunque voce contraria, come succede ovunque presenzi il Partito “Democratico”.
Ieri in Piazzetta abbiamo tastato la pesantezza di questo clima in prima persona, e intendiamo reagire. E’ fondamentale rivendicare con forza il diritto naturale di vivere le strade e le piazze della nostra città, e di circolare liberamente, senza il timore di essere fermati, controllati e minacciati dalle forze dell’ordine. La Piazzetta, in quanto vicina di qualche centinaio di metri alla Villa Bellini, e in quanto luogo vissuto quotidianamente da tutte e tutti noi, è stata definita come una Zona Rossa dalla Questura di Catania. Ci è stato fatto intendere quanto a loro sia sgradita la nostra presenza in quella piazza.
Un clima folle e surreale, al quale intendiamo rispondere immediatamente, riempiendo, stasera, la Piazzetta di gente. Esiste un’altra Catania – una città invisibile per il mondo istituzionale – che rifiuta le passerelle della politica fatta per gli interessi di pochi, una politica che vorrebbe eliminare ogni voce di dissenso, diffondendo un clima di militarizzazione e controllo, che va oltre i cancelli della privatizzata Villa Bellini, giungendo assurdamente nelle libere piazze della città. Stasera riempiremo la Piazzetta di gente e faremo capire quanto la cosiddetta “Zona Rossa” non sia nient’altro che la nostra città, fatta di spazi, pluralità e diritti che nessuno può osare rimuoverci abusando del proprio potere.
Al clima antidemocratico e illegittimo diffuso dal Partito Democratico e dalla Questura di Catania, rispondiamo intensificando la nostra presenza nelle piazze e negli spazi che ci appartengono. Stasera alle 20 in Piazzetta per trascorrere la serata assieme. Vi aspettiamo puntuali, numerosi e sorridenti. Catania è la Zona Rossa del Partito Democratico. Le Ragazze e i Ragazzi della Piazzetta. ps: il nostro comunicato di adesione all’11 Settembre: http://
Catania 30 agosto
Ieri sera, ci sono stati diversi diverbi dei cittadini con le forze dell’ordine perchè non facevano entrare al Giardino Bellini da Piazza Roma. In quel luogo abbiamo trovato anche una camionetta dell’esercito ferma in sosta ad occupare l’intero marciapiede costringendo i cittadini a deviare pericolosamente in mezzo alla strada. Come si fa a parcheggiare in questo modo mettendo a rischio l’incolumità delle persone?
Che poi non sappiamo se è solo una nostra sensazione o è quella di tutti, ma quando stiamo in Piazzetta, che sia giorno o sera, mattina o notte, insieme a tante altre persone, percepiamo che qualcosa stia andando per il verso giusto. Percepiamo sulla nostra pelle il cambiamento, come se stessimo palpando materialmente il senso delle cose che ci circondano, il motivo stesso della nostra esistenza. Chi ieri sera era in Piazzetta lo ha visto: una composizione variegata anagraficamente. Estrazioni sociali diverse tra loro. Contesti sociali differenti. Eppure tutti legati da principi, idee e pensieri. La cosa ancor più bella è che la serata in Piazzetta non è mai monotona. Siamo passati dai toni forti dei nostri interventi col megafono, a quelli leggeri e ironici dei nostri cori, spesso illogici, buffi, divertenti e basta. Abbiamo ballato, saltato, cantato, giocato. Abbiamo colorato la Piazzetta con due torce che, a quell’ora, hanno illuminato l’intera piazza. Abbiamo bevuto e mangiato. Abbiamo parlato con la gente. Abbiamo guardato negli occhi chi per la prima volta si è trovato a passare una serata con noi: brillavano di felicità. Alla fine della serata abbiamo ripulito tutto. Cicca dopo cicca, carta dopo carta, birra dopo birra. Ginocchia a terra e la piazza brilla.
La Piazzetta è una comunità. E’ il luogo dei tutti e delle tutte che sognano un mondo migliore. E’ il luogo del conflitto, della lotta e della rivoluzione. E’ il luogo dei giochi, dei sorrisi e delle speranze. E’ il luogo delle riunioni, delle assemblee e dei presidi. E’ il luogo delle serate, della musica e dei balli. E’ luogo d’arte, aggregazione e socialità. E’ il piccolo mondo che da piccoli abbiamo sempre sognato e desiderato. Siamo umili e voliamo bassi: lunga è la strada che ci porterà a costruire totalmente un nuovo mondo sulle rovine di quello vecchio, ma noi stiamo già percorrendo “la strada meno battuta”. Da quattro anni e qualche mesetto abbiamo deciso da che parte stare: dalla parte dei deboli, di chi soffre, dei diversi, degli sfruttati, degli oppressi. Da quattro anni e qualche mesetto abbiamo deciso che non ci importa realizzarci in carriere politiche, né ci importa accumulare ricchezze. L’unico tesoro che custodiamo è il nostro stesso modo di essere. Ieri era un caffè tra due ragazzi, poi è stata una scuola, poi delle scuole, ora una piazza, domani chissà.
Al di là di Renzi, di Bianco, del PD, e delle contestazioni che spesso appaiono autoreferenziali, è bene che si sappia che noi non siamo grida confuse e disordinate: siamo l’alternativa per tanta gente, per moltissimi giovani, perché con quante più persone possibili cerchiamo quotidianamente di creare opportunità e possibilità sociali ed esistenziali. Tutti e tutte insieme stiamo, in questo momento, sognando un mondo migliore. Ogni giorno sarà meglio del precedente. Passo dopo passo, giorno dopo giorno ci riprenderemo tutto. Ci riprenderemo tutto ciò che nel corso del tempo ci è stato sottratto illecitamente, in nome di entità trascendenti o immanenti create dall’uomo.
Ci riprenderemo ciò che ci spetta.
Catania, 31 Agosto.
Per le strade della città notiamo la nuova campagna elettorale del Partito Democratico. L’Italia che dice Sì, ma a cosa?