Expo fa male. Manifestazione a Milano

In corteo oggi a Milano per dire no a grandi eventi e grandi opere, ricettacolo di malavita che devasta il territorio in nome di una speculazione senza scrupoli.

Expo fa male

di Massimo Bonato

Expo, Tav,  Mose ecc. hanno molti punti in comune. Non ultimo, quelli di essere interessati dalla corruzione balzata finalmente alle cronache negli ultimi tempi. Grandi opere, grandi eventi, grandi ricostruzioni, come quella dell’Aquila.  “Finalmente” perché i movimenti e le lotte territoriali da sempre denunciano le implicazioni della malavita e del malaffare che drenano risorse allo Stato, devastano i territori in nome di una speculazione sempre più priva di scrupoli.
Ma tutto procede. The show must go on. E nonostante tutto i lavori vanno avanti, e con essi procede pure  la repressione verso chi si oppone.

Sabato 11 ottobre a Milano si è svolta una manifestazione per dire quindi no all’Expo. Il raggruppamento era previsto alle 15.00 in piazza Duca d’Aosta, dove si sono concentrate circa 1500 persone; molti i No Tav provenienti da Torino e la Val di Susa, diversi i centri sociali milanesi, i comitati No Grandi navi, No muos, No Canal, No Mose. Su una gru della ditta Matauro, coinvolta nelle recenti inchieste è stato issato uno striscione  che recita “600 mila euro di tangenti e 4 parchi devastati”. Poi, il corteo è partito attorno alle 16.10, scortato da parecchia Digos.
“Diciamo no alle mega-infrastrutture perché sono il bancomat dei partiti e della mafia” ha detto al microfono Alberto Perino, presente alla manifestazione. Del resto, è necessario “smontare e rompere il meccanismo di Expo” e svelare “la devastazione, il saccheggio e l’impoverimento dei territori”.
Qualche tensione attorno alle 17.00 davanti a Eatitaly dove son state schierate le Ff.Oo. per un breve presidio in cui è stato srotolato lo striscione “Shitaly”, contro il patron Farinetti e volto a denunciare le condizioni di lavoro in cui versano i dipendenti.

M.B. 12.10.14