
di Davide Amerio
Due appuntamenti in Valle per fare un po’ di chiarezza (e informazione) su due temi importanti di economia che influenzano le nostro vite. Il primo riguarda l’Euro e il secondo il TTIP ovvero il Trattato di Libero Scambio in corso di definizione tra USA ed UE.
Giovedì 12 febbraio 2015 alle ore 21 si terrà, presso il comune di Susa, l’incontro promosso dal gruppo del M5S per conoscere e chiarire ai cittadini quali sono i motivi per i quali l’Euro è un serio problema per la nostra economia.
A esporre le tesi – poco conosciute – degli economisti seriamente critici verso l’euro (per esempio Rinaldi, Galloni, Saba) ci penserà Mauro Giorgis che da 25 anni si occupa di promozione finanziaria. La presentazione sarà a cura della consigliera regionale Francesca Frediani. La serata sarà articolata in tre momenti di approfondimento:
1. Storia ed evoluzione del sistema monetario moderno , dalla nascita del Regno d’Italia ai giorni nostri (speciale attenzione verrà posta sul problema del Signoraggio Bancario).
2. Origini dell’Euro, con i trattati e i parametri che lo regolamentano.
3. Opzioni di risoluzione del problema Euro:
Piano A , rimanere nelle Euro
Piano D , come Deutchland, uscita della Germania
Piano B, proposta del M5S di uscita dall’euro
Un appuntamento da non mancare per chi volesse capire meglio il sistema che ci è stato imposto con l’avvento dell’Euro.
Sabato 14 Febbraio , alle ore 21 presso la Palestra di Sant’Antonino la Lista Sant’Antonino Indipendente terrà una serata informativa sul TTIP.
Relatore della serata sarà Tiziana Beghin , capo delegazione al Parlamento Europeo per il M5S e membro della Commissione Europea per il commercio internazionale. Gli amici della Lista Sant’Antonino Indipendente presentano la serata con il seguente comunicato:
I dettagli di questo Trattato sono mantenuti nel riserbo più assoluto sebbene i temi in esso contenuti riguardino quasi 400 milioni di Cittadini Europei. A giudicare dalle linee guida pubblicate dalla stessa UE le conseguenze dell’applicazione del trattato avrebbero una rilevanza enorme in campo sociale, politico ed economico a partire dalla libera concorrenza, senza dazi né barriere, tra aziende americane ed europee con il rischio che le nostre PMI vengano messe fuori mercato a causa della differenza di produttività e di struttura dei costi rispetto a quelle americane.
Le produzioni agricole europee, ora protette e regolamentate , verrebbero equiparate a quelle americane con la conseguente sparizione dei marchi di origine DOC, DOP e IGP e non vi sarebbe più alcun limite alla diffusione di prodotti OGM, di carni trattate chimicamente o senza tracciatura di origine.
L’intero comparto dei servizi pubblici e dei beni comuni, come l’acqua, subirebbe un attacco da parte delle multinazionali senza che gli Stati possano fornire protezione a causa delle clausole contenute in un trattato associato al TTIP, il TISA, che ne impone la privatizzazione e la liberalizzazione.
Un altro trattato, la cui sigla è ISDS è potenzialmente devastante nelle sue conseguenze in quanto prevede che imprese private possano citare in giudizio davanti ad un tribunale terzo e privato gli Stati se questi approvano normative che possano ledere i profitti di tali società.
E’ facile capire come questo sia un principio che rischia di mettere fine alla sovranità delle Nazioni, e quindi dei Popoli e determinare in ultima istanza anche la fine del concetto politico di Democrazia: uno stato in cui le regole le dettano le imprese multinazionali, magari con sede estera, diviene un contenitore vuoto e le sue strutture politiche inutili se non un ostacolo.
La creazione di un unico mercato transatlantico tra USA ed UE modificherebbe radicalmente inoltre lo scenario Geo-economico imponendo, di fatto, all’Europa un partner commerciale prioritario se non unico e limitando la sua capacità di avere rapporti con le altre economie mondiali a partire da quella Cinese e dei restanti BRICS, con il rischio di una radicalizzazione che potrebbe portare a conseguenze anche militari.
Dal punto di vista Geopolitico, la volontà di creare un mercato europeo per il gas di scisto (shale gas) americano potrebbe imporre un’agenda tesa all’eliminazione dei rapporti di fornitura energetica in atto con paesi come la Russia o quelli della sponda sud del Mediterraneo. Quanto si sta verificando in Ucraina potrebbe essere già parte di questo disegno.
Il TTIP è un trattato complesso ed è per questo necessario informarsi per evitare spiacevoli conseguenze come nel caso di altri trattati o accordi dei quali ci si è accorti solamente a cose fatte , e quindi troppo tardi , come il Fiscal Compact o il Trattato di Maastricht.
Come tutti i trattati siglati a livello Europeo, anche questo entrerebbe automaticamente nel nostro ordinamento giuridico e non vi sarebbe più nulla che i cittadini italiani, anche associati o in forma di Partito o Movimento, potrebbero fare per opporvisi: è giusto quindi mobilitarsi ora e farlo in maniera informata.
Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi, certi che le informazioni fornite dalla relatrice Tiziana Beghin sapranno suscitare l’interesse ed instillare la necessaria consapevolezza che un Trattato minaccioso come il TTIP richiede.
Nostra intervista con Tiziana Beghin del 13 ottobre 2014 la trovate qui.
D.A. 10.02.15