Erri De Luca chiesti 8 mesi

Arringa accusatoria con citazioni bibbliche, e otto mesi di reclusione per istigazione a delinquere.

di Valsusa Report

“Mi pare inevitabile – ha detto il pm Antonio Rinaudo – che queste parole siano dirette a incidere sull’ordine pubblico. De Luca ha peso, pregnanza, possibilità di incidere sulla volontà di altri e con la forza delle sue parole ha sicuramente incitato a commettere reati”, così si apre il processo allo scrittore, istigazione a delinquere l’accusa. Oggi è l’ora dei PM Rinaudo e Padalino, requisitoria d’accusa “Tagliare le reti non è danneggiare le recinzioni del vicino, ma una struttura che è area di interesse strategico nazionale per un’opera di rilevanza internazionale”, per la prima volta dopo il processone tenuto nell’aula bunker di Torino i PM entrono nel merito dell’opera, negato per tutto quel processo. Quindi per Erri De Luca l’interesse strategico ha un’enorme rilevanza penale, ne è il peso chiesto dall’accusa “Se, come ha chiesto la difesa, avessimo trovato qualche riferimento diretto alle sue pubblicazioni per esempio nelle perquisizioni degli arrestati saremmo qui a celebrare un processo per concorso nei reati commessi”. La tesi accusatoria verte anche sulla testimonianza dell’ex dirigente della Digos, Giuseppe Petronzi, che nelle precedenti udienze precisava che gli assalti al cantiere avrebbero avuto un aumento proprio dopo la pubblicazione delle dichiarazioni sul sabotaggio, un’aggravante se si ritiene che la popolazione tanto quanto l’allora iniziale procuratore aggiunto Andrea Becon davano come “reato discutibile” quello di De Luca. Ci sono quindi possibili incognite nel dimostrarlo.

Otto mesi di reclusione l’ultima richiesta del PM Rinaudo. Vengono riconosciute le attenuanti generiche “per il comportamento processuale e perché non si è mai tirato indietro rispetto alle domande dell’accusa e del giudice”. Erri De Luca sperava che il processo si interrompesse oggi con il pronunciamento del giudice Immacolata Iadeluca, nel blog che lo sostiene – #iostoconerri – l’intervista prima di entrare in tribunale, non sarà così, da indiscrezioni sembra di capire che l’udienza di replica e conclusione sarà spostata in un’altra data. Palazzo di Giustizia, maxiaula 3, quindi la parte civile Ltf, rappresentata dall’avvocato Alberto Mittone, per la parte lesa chiede il risarcimento allo scrittore. Uno spazio dopo le due ore di arringa accusatoria spetta anche ai difensori Alessandra Ballerini e Gianluca Vitale che negano ogni coinvolgimento del loro assistito.

V.R. 21.09.15