
di Davide Amerio
A Desenzano l’intera giunta comunale si ribella alla grande opera. Appoggio alla contestazione viene offerta da tutte le forze politiche. Più di duecento persone si sono riunite in assemblea per dibattere su come evitare la devastazione dei territori caratteristici della zona.
Il sindaco Rosa Leso si dichiara pronta a difendere il territorio e Lucia Cerini del Consorzio albergatori ribadisce che le bellezze del territorio non possono essere compromesse da un treno.
I conti sulle previsioni del traffico non quadrano; il risparmio dei tempi di percorrenza non giustifica la spesa di un treno ad alta velocità. Grande timore per il paesaggio e per i beni storici. Insomma nessuno pare volere il Tav in quei di Desenzano e la protesta monta anche se con un po’ di ritardo, reclama qualcuno; ci sono voluti gli espropri per rendersi conto della situazione.
Altri malati della sindrome di NIMBY a quanto pare e un lungo applauso sale spontaneo dall’assemblea quando Igor Bulgarini di Sel dichiara “basta passerelle dei politici”.
(D.A. 22.11.14)