DA HIROSHIMA E NAGASAKI GLI ALBERI DELLA PACE

Nagasaki 9 8 1945
Esplosione di Nagasaki

Era il 6 agosto del 1945. Quel giorno Hiroshima, in Giappone, venne distrutta dal lancio di una bomba atomica.. Dei 380.000 abitanti, 70.000 morirono immediatamente, mentre altre decine di migliaia di persone si ritrovarono mutilate. Il bilancio complessivo di questa devastante azione fu di 100.000 esseri umani che persero la vita….Un fatto come questo indurrebbe a pensare che altri non ne sarebbero avvenuti, ma purtroppo non fu così: pochi giorni dopo, il 9 agosto, un’altra bomba atomica fu lanciata su un’altra città giapponese, a Nagasaki. Producendo altra morte e distruzione, seguendo un perverso disegno di annientamento dell’intera popolazione.
Tutto sembrava essere morto, senza speranza. Ma sotto le macerie alcuni alberi sopravvissero:
pochi “firmiana platanifoglia” (aoghiri) a Hiroshima, un albero di caco a Nagasaki.

Caco
Caco

Il caco, unico rimasto, era molto indebolito ma fu curato con infinita cura ed attenzione da un medico di alberi,il botanico Masayuki Ebinuma che, constatata la grande energia e voglia di vivere della pianticella, capì che questo potente messaggio di pace andava divulgato in tutto il mondo. Dal frutto dell’albero prelevò allora alcuni semi e da questi, nel 1994, riuscì a far nascere alcune pianticelle che iniziò ad affidare ai bambini che venivano in visita al museo allestito per non dimenticare il bombardamento atomico, chiedendo loro di farle crescere come tangibili simboli di pace.

Ebinuma
Dott. Ebinuma

Questo invito nell’agosto del 1995 divenne nascita del progetto “Rivive time – l’albero dei cachi”, che iniziò a dar ali a questo bisogno di pace sempre più grande che segna il nostro mondo e l’iniziativa fu pronta per allargarsi a tutti quei territori che, interessati dalle devastazioni e dalle contraddizioni, desiderano un futuro rispettoso dell’umanità e pacificato…L’interesse si allargò a macchia d’olio e nel 1999 il progetto venne presentato alla 48° edizione della Biennale di Venezia.
Furono molte le associazioni che aderirono a questa iniziativa ed in concomitanza con la marcia mondiale della pace del 2 ottobre 2009, grazie alla piena adesione di Tiziana Volta di “Mondo senza frontiere” di Brescia e del Coordinamento bresciano della marcia stessa, l’albero di caco trovò una nuova famiglia che lo adottò e decise di occuparsi della sua divulgazione….Non lesinando sul grande impegno che questo richiede, perché occorre innanzitutto cercare consensi nei luoghi immaginati come possibili e poi coinvolgere scuole, istituzioni, associazioni affinché dell’albero se ne prendano cura in modo costante e duraturo..
E’ con grande commozione che Tiziana Volta ricorda il suo primo viaggio di accompagnamento della pianticella: fu il 2 aprile 2011 all’Aquila, alla scuola G. Carducci, distrutta dal terremoto che anche qui contò giovanissime vittime… E dopo questo altri luoghi seguirono, significativi, in cui mettere a dimora questo segno di speranza: fra questi, nell’aprile dello scorso anno il viaggio fu a Kabul…..

Tiziana Volta
Tiziana Volta

Ed ora il caco si prepara a venire in Valle di Susa, probabilmente nei primi mesi del prossimo anno. E come luogo dove crescere la scelta scaturita da tutta una serie di incontri che si sono tenuti in questi mesi è andata a Venaus, teatro di scontri in difesa del territorio, questo nel 2005, ma anche luogo dove la guerra passata da qui più di sessant’anni fa, ha segnato la vita di tre giovanissimi, colpiti dallo scoppio di una bomba.
E se il caco di Nagasaki crescerà a Venaus, la Firminiana Platanifoglia crescerà a Susa, legata al caco dallo stesso destino e dalle stesse modalità: qui dovrebbe giungere, grazie al più breve viaggio che dovrà effettuare, già il prossimo autunno.
Del loro arrivo, dei problemi logistici che andranno velocemente risolti (tra questi il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado della zona) se ne è parlato in un incontro tenutosi nei giorni scorsi nel nuovo ed accogliente centro di Venaus, alla presenza del Sindaco Nilo Durbiano, che sta guardando in modo più che favorevole all’iniziativa.
Sarà certamente un importante appuntamento da non perdere! Per tutti coloro che credono nei tenaci sentieri della pace!