
di Davide Amerio
La cooperativa (rossa) CMC (Cooperativa Murtori Cementisti) principale cooperativa tra quelle iscritte alla Legacoop è nuovamente oggetto di indagini giudiziarie.
Già chiacchierata per i lavori di Expo2015 in una indagine del Pm Alfreo Robledo che indaga su “turbativa d’asta dovuta all’eccesso di ribasso’ e in un’altra della Procura di Trani per quanto riguarda il porto di Molfetta, negli ultimi mesi il Premier Renzi pare le abbia ‘regalato’ un appalto fruttuoso da 250 miloni di euro per un’autostrada in Angola.
Sempre al centro di polemiche ambientaliste, sovente oggetto di indagini delle Procure d’Italia e di altri lavori discutibili come il Tav in Val di Susa giunge ora notizia di un altro ‘inciampo’ giudiziario. Tre manager dell’azienda sono stati iscritti nel registro degli indagati da parte della procura di Ravenna. L’inchiesta che coinvolge anche ex dirigenti del Comune e della Provincia riguarda i reati di falso ideologico, abuso d’ufficio, falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico e svolgimento di opere edilizie senza autorizzazione.
L’indagine è ancora in fase preliminare ma il Pm che coordina l’inchiesta, Isabella Cavallari, ha chiesto e ottenuto una proroga delle indagini preliminari per accertare se emergono in modo chiaro elementi di reato. L’indagine era inizialmente a carico di ignoti.
La questione riguarderebbe una variante al Poc (Piano operativo comunale) relativamente ad un’area logistica occupata dalla CMC. La zona è al centro da tempo di polemiche e di esposti giudiziari per le procedure utilizzate dal comune nel gestire il passaggio del terreno da zona agricola a zona industriale. La contestazione riguarda proprio l’utilizzo di una variante al Poc mentre avrebbe dovuto essere predisposta una variante Psc (il vecchio Piano regolatore).
Nel frattempo la CMC avrebbe provveduto ad effettuare movimenti terra sulle aree predisponendole all’importazione della sabbia di risulta da escavazioni di fondali. Lavori che furono sospesi.
D.A. 07.09.14