
di Nicoletta Lucheroni
Si terrà a Bussoleno, al Teatro Don Bunino, il convegno “Diritto alla Resistenza”, organizzato dal movimento No Tav.
Il convegno vedrà al mattino una tavola rotonda sui temi dei reati in corso con l’analisi e l’approfondimento a opera di alcuni avvocati del legal team e altri esperti; una finestra sulle forme del controllo digitale e della messa sotto accusa di Anonymus e di altri attivisti del web; la presentazione di un lavoro di lungo periodo sul ruolo dell’informazione nel conflitto valsusino; e l’intervento di Adriano Chiarelli, autore di Malapolizia, una controinchiesta sulle Forze dell’Ordine.
Il pomeriggio si aprirà con la presentazione del video prodotto dal centro sociale Askatasuna e dal Comitato di lotta popolare di Bussoleno, Fermarci è impossibile, sugli ultimi anni della lotta contro il treno crociato. Si susseguiranno poi gli interventi di attivisti impegnati nelle campagne di difesa sociale dei movimenti: da Genova G8 al 15 ottobre romano, dalla campagna per l’amnistia sociale a quella sui numeri di identificazione per le Forze dell’Ordine. In particolare il movimento No Tav di Pisa presenterà la campagna “Se non con Marta quando? Se toccano una toccano tutte!”
“Con Marta donna No Tav. La giornata del 19 luglio in Val di Susa ha rappresentato un punto di snodo con il suo portato di lotta e determinazione contro l’assurdo progetto del TAV e con le conseguenze, purtroppo note, di arresti, violenze e repressione praticate dalle forze del disordine al servizio di uno stato sempre sordo alla voce della comunità e sempre compiacente ai voleri dei poteri forti. Dopo il fermo e le molestie a Marta abbiamo deciso di narrare con una piccola pubblicazione una giornata di lotta attraverso testimonianze dirette e indirette che tramite i social network hanno espresso solidarietà, vicinanza e condivisione alla Valle che resiste. Per lasciare traccia non tanto delle centinaia di adesioni raccolte intorno ad un appello, quanto per costruire un pezzetto di memoria collettiva su una lotta che ci rappresenta. Moltissimi hanno scritto per esprimere indignazione e rabbia sui fatti del 19 luglio, condannando gli abusi di polizia e chiedendo a gran voce l’immediata liberazione degli arrestati. Tutti hanno espresso chiaramente la volontà di tornare a manifestare in valle e sostenere con forza una lotta popolare che da oltre 20 anni combatte e resiste contro la più grande e inutile delle grandi opere che distruggono i nostri territori, devastandoli”.
Via Skype interverrà l’assemblea romana di “Abitare nella crisi” tra i promotori del 19 ottobre a Roma.
Il senso del convegno è quello di smontare pezzo per pezzo la campagna di accusa del movimento No Tav svelando anomalie giuridiche e interpretazioni del Diritto che rasentano la persecuzione. Il movimento No Tav rivendica il suo diritto alla lotta, alla resistenza per proseguire la battaglia in corso da oltre 22 anni per la difesa del territorio.