
di Valsusa Report
Un ribaltone, ritirato l’ordine del giorno del Pd di solidarietá alle forze dell’ordine aggredite la notte del 17 luglio, a Chiomonte. Un modo ultimo del sistema paese che vede in questi giorni prima del 4 dicembre, un attacco a tutto campo a uno dei gruppi di sostegno al NO del referendum costituzionale. Parrebbe così, chi dice NO viene subito gettato sulla graticola delle discussioni e il tutto finisce nei giornali nazionali, un modo di fare politica americano, tale è anche l’entrata in scena dell’Ambasciatore John Phillips, nominato il 14 giugno 2013 dal Presidente Obama. Un pesante SI-riforma lanciato a piene mani dai media.
A distanza di due mesi, proprio ora, si legge su La Stampa “la presunta «doppiezza» grillina” e così esce da Palazzo Lascaris il ribaltone. Una consueta forma di democrazia dove chi propone un ordine del giorno deve aspettarsi delle risposte tramite altri ordini del giorno consoni e inerenti alla discussione, diventa il motivo scatenante, si usa tutto.
“Una mossa che avrebbe provocato un dibattito fiume”; “duello in punta di fioretto”; “scontro sempre più duro tra PD e Movimento 5 Stelle” insomma un dibattito nel merito che per mano di Davide Gariglio, esponente PD in Regione Piemonte, non potrà avvenire. Si perchè negli ordini del giorno della consigliera Frediani vi erano le molteplici voci schiacciate dal cantiere Tav che ad oggi sono nuovamente azzittite nei dibattiti democratici.
Le minoranze che non hanno sponda politica sono molte, la Frediani le ha raccolte in diverse solidarietà:
- agli agricoltori delle zone interessate dalla realizzazione della NLTL,
- ai produttori locali delle zone interessate dalla realizzazione della NLTL,
- ai proprietari dei fondi occupati dal cantiere TAV Torino-Lione costretti a subire l’occupazione per più di vent’anni,
- ai turisti delle zone interessate dalla realizzazione della NLTL,
- Solidarietà a coloro che hanno contribuito al recupero del sito Archeologico della Maddalena,
- ai pellegrini della Via Francigena interrotta dal Cantiere della NLTL,
- ai cittadini oggetto di misure cautelari coinvolti nelle manifestazioni NO-TAV,
- ai tecnici che a vario titolo si sono occupati dell’opera TAV Torino-Lione,
- alla studentessa condannata per aver raccontato nella propria Tesi di laurea gli scontri avvenuti nel corso della manifestazione NO TAV del 2013,
- Solidarietà alla flora e alla fauna disturbata e alterata dall’opera TAV Torino-Lione,
- agli abitanti della Valle di Susa, costretti a subire un’opera insostenibile,
- ai bambini di Chiomonte e della Valle di Susa,
- ai pendolari della linea SFM3 che subiranno disagi causati dal progetto NLTL,
- ai pendolari che subiscono disagi causati dalla sospensione del servizio ferroviario regionale sulla tratta Bardonecchia – Modane,
- agli autotrasportatori che subiranno lo spostamento dell’autoporto di Susa, ai ciclisti che subiranno la chiusura di molteplici strade e percorsi ciclabili,
- ai cittadini della Valsusa che subiranno l’esproprio e la cementificazione dei propri terreni con un conseguente enorme consumo di suolo,
- agli astrofili della Valle di Susa,
e in un video apparso sulla pagina Fb del gruppo, ne spiega una molto nobile, che ha fatto sorridere la maggioranza, come se quelle persone che occupano un ramo riconosciuto a livello internazionale debbano fare sempre posto al progresso del cemento. Ad essere derise in uno stizzo di superiorità vengono in mente le solite frasi “decisioni prese da tempo, e il cantiere va avanti per buona pace dei sostenitori del NO” appunto la democratica decisione di alcuni. Ma le varie maggioranze hanno mai chiesto a queste associazioni, enti e gruppi cosa ne pensavano del cantiere, forse non ci sarebbero gli scontri di oggi. Per buona pace dell’elenco di cui sopra, la discussione delle loro ragioni avverrà? Quando?
V.R. 29.9.16