
Incontro con PATRIZIO RISPO
che presenta il film
“L’era Legale”
venerdì 18 aprile2014 – ore 21.00
Cinema Comunale, piazza del Municipio, CONDOVE (TO) | Ingresso gratuito
Sabato 19 aprile – ore 17:00
Palazzo delle feste Bardonecchia
il Filmfest ritorna sul tema della montagna con la presentazione a Bardonecchia del film-documentario “Mezzalama maratona di ghiaccio”.
————————————————–
Il noto attore di ‘Un posto al sole’ incontra il pubblico del Valsusa Filmfest
e presenta il film ‘L’era legale’ di cui è protagonista
Venerdì 18 aprile alle ore 11 al Cinema di Condove è atteso uno dei principali ospiti di questa edizione del Valsusa Filmfest, Patrizio Rispo, bravissimo attore partenopeo e star di ‘Un posto al sole’ che in un incontro con il pubblico presenta ‘L’era Legale’, film di cui è protagonista sotto la regia di Enrico Caria, un mockumentary (finto documentario) che racconta le tragicomiche avventure di un personaggio che diventa sindaco di Napoli e sconfigge definitivamente la criminalità organizzata grazie alla legalizzazione delle droghe.
“L’era legale”
Regia: Enrico Caria
Anno di produzione: 2010 | Durata: 76′
Tipologia: documentario | Genere: docufiction/drammatico
Paese: Italia | Produzione: Rossellini Film & TV, Meta Research
La produzione è stata sostenuta da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) (Riunione del 21 dicembre 2011 – Film d’Essai)
Sinossi:
“L’era legale” è un film che ha come punto di riferimento Zelig di Woody Allen e racconta le tragicomiche avventure di Nicolino Amore, interpretato da Patrizio Rispo, il quale diventa sindaco di Napoli e sconfigge definitivamente la criminalità organizzata grazie alla legalizzazione delle droghe. Il protagonista, proprio come in Zelig, è inserito all’interno di un mockumentary, cioè un falso documentario, costruito, però, dal punto di vista formale sullo stile del documentarismo storico e scientifico anglosassone, con voce narrante, intreccio di immagini di repertorio e amatoriali, fotografie e interviste a gente comune o nota come Pietro Grasso, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Tano Grasso, sempre insistendo sui toni della commedia surreale e graffiante perché, per usare le parole dello stesso Caria, attraverso la commedia si può “andare in profondità nell’analisi di questioni scottanti come la criminalità o il narcotraffico, però riuscendo anche a fare buon intrattenimento per coinvolgere più spettatori possibile”.
proiezione fuori concorso di
“Mezzalama maratona di ghiaccio”
video prodotto da GiUMa produzioni, in collaborazione con la Fondazione Trofeo Mezzalama e la Filmcommission Valle d’Aosta. Regia di Angelo Poli.
intervengono Adriano Favre – Direttore Trofeo Mezzalama
e i due protagonisti del film Walter Cazzanelli – guida alpina e Alessandra Cazzanelli – atleta di scialpinismo
Sabato 19 aprile il XVIII Valsusa Filmfest arriva a Bardonecchia con la presentazione, alle ore 17 al Palazzo delle Feste, di “Mezzalama maratona di ghiaccio”, video prodotto da GiUMa produzioni, in collaborazione con la Fondazione Trofeo Mezzalama e la Filmcommission Valle d’Aosta. Regia di Angelo Poli.
Saranno presenti in sala per presentare il filmato e dibatterne con il pubblico il direttore del Trofeo Mezzalama Adriano Favre e i due protagonisti del film, la guida alpina Walter Cazzanelli e l’atleta di scialpinismo Alessandra Cazzanelli.
“Mezzalama Maratona di Ghiaccio”
Regia: Angelo Poli
Anno di produzione: 2013 | Durata: 45′
Tipologia: documentario | Genere: avventura/sociale/sportivo
Produzione: GiUMa produzioni; in collaborazione con Fondazione Trofeo Mezzalama
Soggetto e sceneggiatura: Angelo Poli e Chiara Giuliani | Fotografia: Gianni Monfredini
Sinossi: Una famiglia particolare, una famiglia di atleti, chi professionista, chi semplice amatore, ma ognuno spinto dalla stessa passione: lo sci-alpinismo. Uno sport che richiede fatica, allenamento, spirito di sacrificio, una volontà di ferro e carattere, tanto carattere. Doti fondamentali se si vuole partecipare al Trofeo Mezzalama www.trofeomezzalama.org e sperare di arrivare in fondo! Perchè il Trofeo Mezzalama non perdona, si corre ogni due anni ed è la gara di sci-alpinismo più dura e famosa al mondo. Attraverso la vita della famiglia Cazzanelli, padre figlio e figlia scopriremo tre modi differenti di partecipare a questa manifestazione. Il Trofeo Mezzalama, con i suoi paesaggi, le sue creste sferzate dal vento a oltre 4000 metri e i suoi atleti, è il protagonista indiscusso del documentario.
Il Trofeo Mezzalama
Trofeo Mezzalama ovvero la maratona dei ghiacciai. Una maratona con gli sci, e per l’esattezza sci da alpinismo, quelli ad attacchi mobili che si usano per la discesa, ma anche e soprattutto per la salita incollando le “pelli di foca” sotto la soletta. I ghiacciai su cui si svolge la parte nevralgica del percorso, sopra i tremila metri e superando in due tratti del percorso perfino i quattromila, sono quelli valdostani che ammantano le vette del Monte Rosa, a monte di Cervinia, di Champoluc e di Gressoney. È sempre stata una gara-evento essendo la prova di scialpinismo più alta delle Alpi poiché supera la vetta del Castore (m 4226) e il Passo del Naso dei Lyskamm (m 4150). È anche la gara più classica perché è nata nel 1933, nell’epoca in cui sorgevano le prime stazioni sciistiche e i primi impianti di risalita, ma il Trofeo Mezzalama è rimasto fedele all’autentico sci-avventura dei pionieri che allora come oggi affronta l’alta montagna senza alcun aiuto meccanico, il vero fuoripista sia in salita, sia in discesa.
Dal 1933 al 1938 si disputarono le prime sei edizioni consecutive che collaudarono il tracciato arditamente alpinistico per l’epoca. Dalla vigilia della seconda guerra mondiale la gara scompare. Dopo un trentennio di interruzione il leggendario, indimenticabile Mezzalama rinasce per iniziativa del gressonaro Romano Cugnetto. Dal 1971 al 1978 si disputano quattro edizioni, in cui si ricalca lo stesso percorso anni Trenta. Con la diffusione sportiva dello scialpinismo, è risorto anche il Mezzalama grazie a una fondazione sostenuta dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta che organizza la gara ogni due anni. A dispetto dei capricci meteo e dei grossi oneri organizzativi, grazie all’imponente staff di guide, maestri di sci, militari e volontari diretti dalla guida di Champoluc Adriano Favre, la gara moderna si è regolarmente disputata dal 1997 negli anni dispari per sei edizioni. Del Mezzalama storico rimangono le squadre di tre elementi in cordata, ma il percorso si è molto allungato in testa e in coda: la partenza è posta al fondo delle piste di Cervinia (m 2020) e il traguardo a Gressoney-la Trinité (m 1637). Dal 2001 il regolamento ha vietato gli sci da fondo, prediletti dalle squadre militari, imponendo a tutti gli sci larghi adottati nelle gare internazionali di scialpinismo.