Compensazioni o soldi dovuti? Il Senatore Scibona replica al sindaco Plano.

Dibattito acceso tra il M5S e il sindaco di Susa Sandro Plano sulle compensazioni dovute l comune per la Tav. La replica del senatore Scibona.

di Davide Amerio.

Da un po’ di tempo tra il sindaco di Susa Sandro Plano e il M5S di Susa e il Senatore Marco Scibona vive una diatriba sulle compensazioni che dovrebbero essere date al comune per quanto riguarda la linea Tav Torino-Lione.

Più volte il sindaco di Susa ha dichiarato, durante la campagna elettorale che non avrebbe accettato le compensazioni per la Tav ma che una parte di questi soldi è dovuta al comune di Susa per lavori e contributi già stabiliti.

In una precedente dichiarazione Plano aveva dettagliato il suo punto di vista e recentemente si era difeso dalle polemiche con una intervista (intervista Sandro Plano).

La questione è molto dibattuta. I cinque stelle temono che accettando questi soldi deliberati dal CIPE recanti la voce “compensazioni” dal punto di vista politico e amministrativo si realizzi una condizione implicita di accettazione da parte del comune, anche se questo sostiene una posizione No Tav.

Il senatore del M5S Marco Scibona torna però oggi sulla questione motivando le sue preoccupazioni e quelle del movimento con una dichiarazione Marco Scibona:

COMPENSAZIONI TAV – SCIBONA (M5S): “Si sta per compiere stesso grave errore che venne compiuto con l’accordo di Pra Catinat”
Mi tocca di far alcune precisazioni circa le compensazioni Tav e le scelte del Comune di Susa.

Primo aspetto da chiarire è che le compensazioni deliberate dal CIPE non sono solo quelle relative al rifacimento del teatro civico – che ne sono solo una parte- ma ammontano ben a 9.768.001 euro che rapportati al bilancio di un comune come Susa sono una cifra decisamente enorme, e vanno dalla “Realizzazione e messa in sicurezza percorsi ciclopedonali Via Fratelli Vallero – Via Meana” a “Intervento di riqualificazione sacrario dei caduti e realizzazione giardino della memoria” da “Recupero patrimonio e cultura materiale progetto “il sentiero dell’acqua” a “Salone polisportivo Area Priorale” .

E’ quanto meno curioso come mai a Susa sono “dovuti” quasi dieci milioni di euro quando per altri comuni della valle, anche di pari dimensione, si ha difficoltà a reperire poche decine di migliaia di euro per rattoppare le buche, senza parlare dei comuni che hanno le scuole in condizioni precarie ma di cui il CIPE non conosce neppure l’esistenza.

Le delibere CIPE relative alle compensazioni sono del maggio e dicembre 2013, quindi era ben chiaro prima che Plano si candidasse a Sindaco che accettare quei denari avrebbe significato accettare le compensazioni. Per chiarezza ricordo che il M5S, per il rispetto che ha per il Movimento No Tav, decise di non presentare un suo candidato alle elezioni comunali a Susa proprio per consentire a Plano di massimizzare le sue possibilità di successo e visto che Plano è stato eletto con solo 8 voti di scarto rispetto all’altra Lista…lascio a voi, facilmente, fare due conti.

Concordo invece sul fatto che avere un nemico che porta avanti coerentemente le sue azioni e che è identificato come tale è molto meglio che avere dei falsi amici o alleati che una volta eletti iniziano, relativamente al TAV ma non solo, a percorrere sentieri anomali, come in Val Susa ben conosciamo! Stiamo per rivedere scene che già abbiamo vissuto con l’Accordo di Pra Catinat, gli amministratori valsusini dissero che nessuno lo aveva sottoscritto, ma in Europa, dove si prendono le decisioni relativamente al TAV, su tutti i documenti viene riportato tale accordo come pietra miliare della condivisione del territorio e quindi come via libera all’opera ed ai suoi finanziamenti.

Dire oggi che i 9.768.001 euro stabiliti nelle due delibere CIPE aventi come oggetto Nuova linea ferroviaria Torino-Lione: «Opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale nel quadro del piano di accompagnamento dell’opera» non siano compensazioni ma soldi dovuti e che io sia caduto in una trappola è ripetere lo stesso atteggiamento e lo stesso grave errore che venne compiuto con l’accordo di Pra Catinat e di cui ne patiremo le gravi conseguenze.

Marco Scibona – Senatore M5S, Segretario 8a Commissione permanente Lavori pubblici, comunicazioni.

D.A. 22.05.15