Coerenza al No Terzo valico

di Leonardo Capella

Coraggiosa scelta di coerenza quella praticata dai proprietari dell’agriturismo La Sereta, nella frazione dei Tegli di Franconalto in provincia di Alessandria, che hanno rifiutato di accogliere gli operai della Cociv impegnati nei lavori del Terzo valico. 

hpim0632_72dpi
La Sereta


I titolari, Barbara Coscia e Roberto Pisani hanno commentato con queste parole: “È una questione di coerenza. Da sempre siamo contrari al costruzione del Terzo valico, partecipiamo alle manifestazioni e alle assemblee, per cui non ci andava di prendere soldi da chi vuole costruire un’opera che noi consideriamo un danno per il territorio in cui viviamo». 

 

 

L’impresa che ha ricevuto il rifiuto è incaricata di fare i carotaggi su strade e terreni e avrebbe alloggiato presso la struttura quattro operai a settimana per quasi sei mesi. Ma ha ricevere il diniego è stata anche un altra impresa che in sub-appalto lavora per Cociv.

Questa scelta importante, in una zona in estrema difficoltà, basta pensare che Tegli da mesi è raggiungibile solo dal versante ligure a causa di una frana è encomiabile. Difficoltà che non hanno spinto Barbara e Roberto a mettere da parte le loro convinzioni per anteporvi la logica del profitto.

Scelta che altre aziende ricettive della Val Lemme e Valle Scrivia non hanno fatto, accogliendo chi lavora per il Terzo valico e facendo anche investimenti importanti nell’attesa dell’avvio dei lavori sperando nell’incremento dell’afflusso di lavoratori. Investimenti che la realizzazione dei campi base potrebbe mettere fortemente a rischio, concentrando al proprio interno la somministrazione dei pasti e il pernottamento.

Il tema del lavoro, come in Val di Susa, è l’arma spuntata che i proponenti delle grandi opere usano quale grimaldello per dividere le popolazioni locali ostili a questi scempi ambientali. Ragioni che però hanno il fiato corto, grazie anche a scelte coraggiose come quelle dell’agriturismo La Sereta.

L.C. 23.01.15