Vento caldo e nuvole stracciate oggi in Clarea, con le viti ormai spoglie dell’uva e intorno profumo di mosto che sale dalle cantine dell’ultima borgata di S. Giovanni.
Al cantiere si lavora intorno alla selva di trivelle che trasformano il fertile terreno della collina in impenetrabile strato di cemento, sempre più spesso sulla promessa di una futura restituzione di terre divenute ormai come secchi seni di centenarie.
Altro cemento più in alto per creare un’ampia piattaforma corredata di tubi e bitume sulle strade interne per fronteggiare la vischiosità del terreno soprattutto nei giorni di pioggia.
Si lavora anche alla talpa, mentre il conduttore del ricambio dell’aria in galleria non c’è…
L’angolo più quieto è sempre quello della zona del No Tav, con le sue bandiere al vento e con la candida Madonna intenta a sorridere, mentre qualche coraggioso pennuto tenta di attraversare l’aria colma di frastuono del cantiere…
Anche oggi si va in Clarea. Trovando all’inizio del sentiero il cartello in legno su cui è affissa la nuova ordinanza del Prefetto che stabilisce chi può circolare su questo sentiero e con quali caratteristiche. Tutto corrisponde a quanto previsto nella precedente, scaduta da pochi giorni e la sua osservanza è stabilita fino al prossimo 28 febbraio 2014…
Gabriella Tittonel
16 ottobre 2013