
Alla sua V edizione, il convegno scientifico “Civiltà Alpina: storia, biologia e cultura” apre i lavori a Venaus giovedì 28 novembre alle 15.30 al Salone polivalente.
Organizzato e finanziato dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, dall’Università di Marsiglia e dal Comune di Venaus, il convegno si distribuisce su tre giorni, con una fittissima serie di relazioni che occuperanno giovedì 28, venerdì 29, per concludersi sabato 30.
Voluto fortemente dall’amministrazione di Venaus e dal suo sindaco, Nilo Durbiano, il convegno ha come oggetto di studio l’uomo, l’ambiente in cui vive, il suo territorio, la sua alimentazione, la sua cultura. “L’antropologia racchiude tutto – dichiara Nilo Durbiano – vita, ambiente, storia, abitudini dell’uomo”. E questo richiede ricerca, studio, divulgazione. Richiede per esempio un impegno finanziario che l’amministrazione di Venaus sta sostenendo attraverso il finanziamento di tre anni di studi sul territorio, condotti da un ricercatore dell’Università di Torino. “È un’amministrazione che non ha paura di esporsi – ci dice il sindaco di Venaus al proposito – perché ritiene doveroso sostenere la ricerca, sia come obiettivo di studi, sia pure per favorire la contaminazione tra il territorio e la realtà scientifica”.
Centralità dell’uomo quindi, per ottenere dagli studi e dalle analisi sviluppate sulla sua storia, sull’impatto dell’antropizzazione e sulla cultura protocolli, fattori diagnostici, soluzioni in relazione agli stili di vita. Per tre anni, racconta Durbiano, 199 anziani di Venaus sono stati monitorati, seguiti passo a passo attraverso esami clinici costanti e osservazioni. Ora i risultati conducono a osservazioni scientifiche: si è per esempio scoperto che sin dalla struttura del suo Dna la popolazione della Val Cenischia dimostra una maggior resistenza al colesterolo.
Ma i dati scientifici hanno bisogno di essere divulgati, restituendo alla popolazione quel sapere che dai centri di ricerca torna alla portata dell’interesse dei molti, a quella condivisione e a quella volontà di contaminazione che orientano il convegno stesso. Si parlerà quindi di alimentazione e di risorse alimentari, di produzione energetica e di diritto, di ritorno alla montagna e di civiltà alpina, di storia, demografia e di scolarità.
Ed è proprio nell’ottica della ricostruzione storica che giovedì 28 novembre, in concomitanza con l’apertura dei lavori conventuali, verrà inaugurata alle 14.30 la mostra “La scuola del ‘900 in Val Cenischia”, realizzata in collaborazione tra il Comune di Venaus, l’Istituto Comprensivo di Susa e i Comuni della Valle – Mompantero, Giaglione, Novalesa, Moncenisio. Per ricordare che agli inizi del secolo scorso anche in montagna le scuole elementari aprivano la mattina le loro porte ai bambini, foss’anche per una sola classe.
Massimo Bonato 26.11.13
Qui il programma (pigiare per ingrandirlo)