Città Metropolitana: i giovani del PD vogliono uno studio sul Tav.

Le giovani leve del PD si pongono domande sull'utilità della Tav in val di Susa, il M5S formalizza una richiesta per una commissione ma la risposta è NO.

di Davide Amerio.

Contrariamente a quanto avviene nei piani alti del partito dei rottamatori d’Italia i giovani del PD sembrano essere molto sensibili ai costi del Tav.

Nel consiglio della Città Metropolitana di Torino è stata discussa una mozione del M5S che richiedeva maggiore trasparenza sui costi della Tav Torino-Lione sulla base delle considerazioni fatte dai giovani del PD che ritengono necessaria una verifica dei dati economici e di valutazione del progetto che risalgono a oltre venti anni or sono e non sono più adeguati alla nuova realtà.

Spiega Dimitri De Vita, consigliere del M5S:

Non conosciamo al mondo una sola azienda che nel settore privato investirebbe decine di miliardi di euro su valutazioni redatte un ventennio prima ma come ben sappiamo l’Italia è solita adoperare le risorse dei suoi cittadini per affidare gli appalti ai soliti personaggi ed alle solite grandi imprese: si, lo sappiamo, c’è poco di cui sorprendersi.

Ci ha fatto gradevolmente specie che la richiesta sia stata partorita in maniera del tutto autonoma nell’ambito del Partito Democratico, dai suoi giovani che evidentemente conoscono meglio l’importanza delle risorse economiche di un popolo rispetto ai suoi “vecchi”.

La richiesta di uno studio aggiornato analizzando il rapporto costi/benefici non ha però entusiasmato i difensori della Tav a tutti costi e maggioranza con l’opposizione, esclusi i cinque stelle, hanno votato in modo compatto negativamente su una proposta partorita all’interno della stessa maggioranza. Come suol dirsi “vietato disturbare il manovratore”.

Il verbale delle votazioni è questo qui:

riepilogo esito votazioni

(D.A. 13.05.15)