
di Valsusa Report
Siamo in cina, nuovo summit per l’inquinamento. Obama e Xi Jinping identificano i gas di scarico delle automobili, delle centrali elettriche e degli impianti di riscaldamento come la principale fonte nociva. I titoloni sui giornali ci rimandano una fotografia di accordo tra i due stati, 1000 centrali atomiche o enormi calcoli di pale eoliche e altre soluzioni a pannelli solari. Altro territorio rubato per la necessità costruttiva. Tutto costerà circa 2000 miliardi di dollari, una cifra enorme. Ma tant’è la direzione che ha preso il leader cinese Xi Jinping sarà questa, come spiega anche Liang Zhipeng, vice direttore del Dipartimento per le energie rinnovabili “La Cina è nel mezzo di un periodo di transizione, che richiede ora una rivoluzione nella produzione e nel consumo di energia. Gioco forza, questa rivoluzione dovrà basarsi sulle rinnovabili. Il nostro ambiente è sotto pressione, quindi dobbiamo sviluppare programmi puliti”.
In Cina nel 2013 si sono venduti 21.993.343 di veicoli per arrivare così alla cifra stratosferica di 135.700.000.000 veicoli, 10 vetture ogni mille abitanti. Qui verrebbe da pensare, ma la soluzione del nucleare e del disastro ambientale, veramente è l’unica, non si parlava di idrogeno come soluzione di combustibile per automobili? La Bmw, ha abbandonato la famosa Hydrogen 7, come General motors, Ford e Renault-Nissan, il problema è contenere l’idrogeno che è altamente pericoloso. Non da meno è la reperibilità degli impianti distributori, “l’idrogenaio” dove lo trovi?
Eppure bastava guardare a quella terra di cervelli ed inventori che è l’Italia, uno dei pochi ancora non andato all’estero per cercar fortuna. In Sardegna presso l’abitato di Gonnosfanadiga, nel Medio Campidano l’imprenditore sardo Franco Lisci, inventore di professione e di generazioni, ha presentato il progetto di energia autoprodotta dall’urina. Domenica 23 novembre 2014 ad Alghero organizzato da Legambiente nella sede del Parco di Porto Conte, il “motore a pipì”. Un dire un po’ riduttivo, l’ingegno ha ideato così due diversi sistemi uno generativo da mettere in garage e un’altro da applicare all’autovettura. Un’idrolisi istantanea che elimina così il serbatoio di idrogeno. Il futuro c’è con un piccolo investimento, piccolo nella misura di un imprenditore dal fatturato annuo di qualche milione di euro, fino a prima dei tempi di crisi.
Possibile che nei summit potentati sia sfuggito? Si è sfuggito, sfugge sempre la volontà di fare meglio, la volontà di fare per il prossimo. Credete che con 2000 miliardi (l’investimento cinese) non si riesca a migliorare in ricerca e commercializzare il progetto sardo? Crediamo di si, anche a fronte del fatto che passare da un inquinamento da co2 ad un inquinamento da scorie radioattive (senza contare gli incidenti) non sia una soluzione praticabile.
Evviva il motore a pipì, e chiudiamo con la battuta, per la felicità dei maschietti che hanno già il distributore a pronto uso.
V.R. 27.11.14