di Leonardo Capella
Chiusa dalla Procura di Torino l’inchiesta “San Michele” relativa a infiltrazioni di ‘ndrangheta in Piemonte e in particolare nel cantiere del Tav a Chiomonte.
Già il 3 marzo scorso, il tribunale del riesame di Torino aveva confermato l’ipotesi di associazione di stampo mafioso per quattro degli indagati nell’inchiesta San Michele, relativa alle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore degli appalti pubblici in Piemonte.
L’operazione San Michele, ricordiamo, era sfociata, il primo luglio dello scorso anno, in venti ordini di custodia cautelare. Gli investigatori, fra l’altro, ritengono di avere scoperto il progetto di accaparrarsi lavori legati al cantiere del Tav a Chiomonte, in Valle di Susa.
Fra i 31 indagati, riporta l’Ansa, vi sarebbe un ispettore di polizia municipale in servizio al tribunale di Torino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e due carabinieri del Torinese accusati di avere rivelato notizie riservate. La banda e’ collegata a una ‘ndrina di San Mauro Marchesato (Crotone).
L.C. 28.03.2015