
di Valsusa Report
Nei giorni scorsi, la pressione della polizia si è intensificata a Bure. “Venerdì 30 giugno nel tardo pomeriggio 6 furgoni sono venuti a molestare gli ingressi della foresta presidiata a nord e a sud” si legge in un comunicato della Casa di Resistenza alla ZAD di Bure. Si sono posizionati all’entrata sud, una trentina di Gendarmi con scudi, caschi, in posizione di linea, hanno osservato a una distanza di 100 metri la barricata. Dalla parte della barricata nord un’altra dozzina di poliziotti e hanno lanciato le flashball, pericolose bombe luminose e assordanti, nel folto boschetto che circonda la ZAD.
Anche oggi 4 luglio alcuni furgoni di Gendarmi hanno fatto la sua comparsa lungo il confine protetto dalle barricate, intanto nei villaggi vicini si susseguono controlli d’identità. La polizia si è poi dispiegata presso il passaggio che conduce alla Casa della Resistenza inseguendo attraverso i campi gli Zadisti, “sono riusciti poi ad eseguire anche arresti con le armi spianate”.
Nelle ultime settimane, uno squadrone di Gendarmeria ha preso residenza presso il laboratorio ricerca di Cigeo, la conferma dalle parole di un poliziotto “Siamo qui per restare, e ci incontreremo di nuovo” la minaccia a tarda sera.
Da Wikipedia: Cigéo (centro industriale di stoccaggio geologico) è una società francese centro di progetto di stoccaggio di rifiuti radioattivi in formazioni geologiche profonde, detta anche la sepoltura delle scorie nucleari. È stato progettato per seppellire rifiuti radioattivi di alta attività e lunga durata prodotta da tutti gli impianti nucleari francesi, fino alla loro dismissione, e il trattamento del combustibile esaurito utilizzato in centrali nucleari. Dopo più di venti anni di ricerca, condotti per lo più in laboratorio Bure, il progetto prevede di istituire Cigéo, questo sito a pochi chilometri più a nord, sul bordo della Mosa e della Haute-Marne, ai confini comuni di Ribeaucourt, Bure, Mandres-en-Barrois e Bonnet.
Gérard Longuet, è un alto funzionario e uomo politico francese ha espressamente chiesto al Primo Ministro Francese appena eletto, Emmanuel Macron, di riaprire una nuova gendarmeria a Montiers-sur-Saulx in aiuto alla “popolazione locale”. Tutta questa serie di vessazioni suggeriscono un probabile tentativo di espulsione e la conseguente distruzione della costruzione a difesa della foresta. Tutto questo avviene anche alla luce della vittoria del 28 giugno, uno schiaffo legale per Andra che deve riiniziare tutte le sue procedure di autorizzazione di compensazione e foratura.
Da Bure arriva la richiesta per una passeggiata ed anche una volontà ad accettare in foresta chi vorrà aiutare la lotta contro la mega discarica nucleare. Tra l’11 e il 13 agosto la Bure’lesques sarà il festival d’inizio della difesa del luogo, seguirà una manifestazione di massa il 15 agosto alle ore 14 a Bure.
“Il 14 Agosto 2016, abbiamo buttato giù il muro della vergogna di Andra, il 18 febbraio 2017, abbiamo scheggiato alcune recinzioni nel cuore del laboratorio dell’agenzia, che ha così scoperto che il progetto e il sistema che sottende, non fosse intoccabile, ora marceremo per la difesa” la dichiarazione del comunicato di allarme. Queste azioni mettono in evidenza la volontà popolare di quelle zone a non sottostare ai lavori inquinanti previsti dal governo.
V.R. 4.7.17