Bugia! L’ex pilota di formula Rinaudo fa testacoda sull’aggressione

Aveva detto di essere stato minacciato in qualità di “servo dei servi”, con esplicito riferimento ad aree anarchiche dei No Tav, e tutto faceva capo al un clima di tensione all’interno del Tribunale.

di Valsusa Report

Avevano accusato i No Tav. Ma l’aggressione, l’ex autista del magistrato, se l’è inventata.

Giuseppe C., oggi solo più autista civile e in forza al ministero di Giustizia, già autista scorta del Pm Rinaudo che tiene in aula i No Tav almeno da due anni. L’autista si è inventato tutto, tre persone incappucciate, armate di un coltellino, l’avrebbero aggredito.

Il procuratore Sandro Ausiello, dalla sera del 10 aprile scorso ha indagato tirando le somme di quella che pare essere appunto una favola ai danni dei No Tav. Un lavoro certosino per acciuffare insurrezionalisti, antagonisti, sicari e sassini che tengono in pugno, nel vortice di violenza, il movimento No Tav. Esaminate immagini videoregistrate dalle telecamere di sicurezza della zona, sentiti testimoni, effettuata la consulenza medica sulle ferite subite dall’autista, comparati orari, percorsi e circostanze. Peccato. Non sono sassini No Tav, queste le conclusioni sconcertanti. “Non esistono immagini che confermino in qualche modo il racconto di Giuseppe C. – dichiarano gli inquirenti. – Non ci sono testimoni che possano in qualche modo dare un supporto alla ricostruzione della presunta vittima dell’aggressione e, quel che è più grave, le conclusioni dei periti a proposito delle ferite alle braccia e alla testa, ‘non concordano con la modalità del pestaggio’”.

Giuseppe C. è ora iscritto nel registro degli indagati per simulazione di reato. Giacu l’aveva detto: “I No Tav non c’entrano. Noi sabotiamo, non facciamo del male agli esseri viventi”.

VR (15/05/14)