Brasile: la polizia spara dentro la scuola politica dei Sem Terra

In Brasile prosegue la lotta per i diritti, la polizia invade una scuola politica dei Sem Terra e spara sulla folla.

 

Venerdì 4 novembre la polizia civile brasiliana ha invaso la scuola Nazionale di formazione politica del MOS il Movimento Sem Terra che ha contribuito alla vittoria dei governi del PT di Lula e de Dilma Roussef. La polizia è entrata nella scuola in modo violento priva di un mandato di perquisizione e ha iniziato a sparare contro i militanti presenti arrestandone due.

Diversi militanti sono stati feriti tra cui una donna, con proiettili veri e non di gomma. La polizia ha chiarito che l’invasione era dovuta per compiere un mandato di cattura e di arresto verso una militante, Margareth Barbosa de Souza, che avrebbe dovuto essere presente nella struttura. Margareth, antica militante del MST, è accusata di aver invaso proprietà privata nello stato del Paranà e di incendio e devastazione.

L’MST ha denunciato l’episodio, il più grave dei continui attacchi a movimenti sociali e alle lotte fondiarie da quando in Brasile si è insediato con un golpe tecnico e istituzionale il governo di destra di Michel Temer anche lui grande proprietario e amico dei latifondisti, che ha instaurato un vero e proprio stato di emergenza.

MTS Siem terra

 

Secondo il comunicato dell’MST questo attacco vile e codardo va messo in relazione con le lotte agrarie in corso nello stato del Paranà tra contadini e Sem Terra e l’impresa di legname Aurapel. Sei mesi fa due militanti del MST furono assassinati dalla polizia militare perché tentavano di impedire l’occupazione di nuove terre da parte dell’impresa. Il Movimento Sem Terra ha dichiarato di essere un movimento democratico che lotta per una Riforma agraria e per i diritti sociali non una organizzazione criminale.

Solidarietà da intellettuali e politici di sinistra è arrivata da tutto il Paese e l’Hastag “Condanando a invasao” è stato tra i più utilizzati nella rete sociale. Ivan Valente, deputato federale del PSOL (la sinistra radicale brasilina) ha detto che “l’attacco al MST è conseguenza del golpe di stato recente e che è necessária una campagna di solidarietà nazionale e Internazionale contro l’autoritarismo e la logica dittatoriale che si sta impiantando giorno dopo giorno in Brasile”.

traduzione di Manfredo Pavoni

Fonte: Fernandes, del Movimiento Sin Tierra /Comunicado del MST