
di Manfredo Pavoni (dal Brasile).
[6/4 h 20:52]Sem-Terra Frente Brasil, popular afrodiscendenti, Studenti, sono tutti qui nella Avenida parallela al centro commerciale di Salvador che costituisce l’entrata e l’uscita dalla città. Dalle ore 15 fino a domani mattina i semi terra militanti del pt sem techo Frente brasil popular e tanti cittadini come me, forse l’unico europeo presente, abbiamo chiuso l’autostrada per protestare contro quelli che il popolo brasiliano, o almeno diciamo una grande maggioranza , considera un furto una ingiustizia, una trappola:eliminare il presidente Luis Ignacio Da Silva dalla competizione elettorale.
OGGI nello stato di Bahia un altro leader Sem Terra è stato ucciso dalla polizia privata del fazendeiro, mentre migliaia di persone presidiano l’entrata del sindacato metalmeccanico di São Bernardo di campo, dove Lula, Dilma Gladis Hoffmann, la segretaria del Pt, e Joao Pedro Sterile del MST, insieme ad altri dirigenti passeranno la notte.
Fa effetto vedere le immagini di Lula che tutto il giorno ha passato il suo tempo abbracciando e ringraziando migliaia di persone che piangendo e sperando gli chiedevano di resistere di non consegnarsi; lo chiamavano Pai padre della nazione e soprattutto del popolo.

Quaranta anni di lotta contro la dittatura, arrestato negli anni ’70 e poi dieci anni dieci anni al governo, non si dimenticano facilmente. almeno il popolo, e parte della classe media, non dimentica la sua vita e il suo impegno. Lula appare come un leader autentico non una fake, e vedendo l’affetto del suo popolo sento una punta di commozione, e viene anche una certa invidia per non avere nel nostro paese un leader di questo peso.
Il giudice Moro ha intimato a Lula di consegnarsi entro domani perché non è ammissibile che il governo e la magistratura siano bloccati dai movimenti sociali che presidiano il palazzo del sindacato dove Lula passerà la notte. La polizia federal ha dato l’ordine di interrompere fornitura di acqua e luce negli uffici del sindacato. Un bel paradosso latinoamericano per un presidente che negli anni di governo ha realizzato il più enorme e diffuso programma “água e luz para todos”!

[6/4 h20:53] Lula ha deciso di restare nel palazzo del sindacato e di non consegnarsi, ma la polizia federale ha già annunciato che domani alle ore 6 del mattino ore 12 in Italia entrerà con la forza nel palazzo.
Sulla sua strada troverà migliaia di militanti in piedi seduti abbracciati sdraiati che renderanno le operazioni dell’arresto non certo facili.
Lula ha deciso di consegnarsi oggi sabato 7 aprile alle 18 ora brasiliana direttamente al carcere di Curitiba dove deve scontare la pena. Ha detto che non vuole inutili spargimenti di sangue che entra a testa alta in carcere convinto della sua assoluta innocenza e uscirà presto ancora più orgoglioso della propria storia politica e umana.
In questi istanti, alle ore 18 del Brasile come vi scrivevo, Lula sta tentando di uscire dal palazzo del sindacato ma senza riuscirvi perché migliaia di militanti stanno impedendo l’uscita occupando i cancelli e le strade intorno al palazzo.
(M.P. 06.04.18)