
di Leonardo Capella
La Bottero di Trana, storico produttore di macchine per la molatura del vetro, ha dichiarato 48 esuberi su un organico di 118 addetti ovvero poco meno del 50% delle maestranze. A renderlo noto una nota del 23 marzo della Fiom-Cgil.
L’azienda aveva fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria in scadenza fra qualche mese, utilizzando la rotazione dei lavoratori. Già nella sede principale sita a Cuneo, dove sono impiegati circa 600 dipendenti, è stata richiesta da qualche mese la Cigs che coinvolgerà 300 lavoratori per la durata di un anno. La sede di Cuneo aveva già fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria che coinvolse 151 operai. Il Gruppo giustifica la necessità di questa estensione con il perdurare della crisi.
Il gruppo Bottero è un’azienda leader del settore del vetro che vanta più di 50 anni di presenza sul mercato. Numerose sono le filiali estere e il 90% della produzione industriale di Bottero trova collocazione proprio su questi mercati.
Il responsabile della Fiom-Cgil di Collegno, Edi Lazzi, non nasconde la propria preoccupazione e dichiara: “Non ci aspettavamo in modo così repentino una dichiarazione massiccia di esuberi da parte della Bottero: stiamo parlando del 40% della forza lavoro e in un’area già duramente provata dalal crisi come la Valsusa. Attiveremo immediatamente la richiesta di incontro all’azienda per iniziare una trattativa finalizzata a ricercare le idonee soluzioni che possano evitare gli esuberi che, se confermati, rappresenterebbero l’ennesimo impoverimento di un territorio fortemente martoriato da questa crisi”.
Tutto questo accade mentre le fanfare governative annunciano l’inizio della ripresa. Ma forse loro vivono in un altra Italia.
L.C. 24.03.2015