Azione di protesta artistica dei No THT

La costruzione della linea ad alta tensione bloccata per l'intera giornata.

di Valsusa Report

Domenica 27 novembre 2016, un’azione di protesta vigorosa e artistica è stata condotta nel comune di Puy Saint Eusèbe, che si affaccia sul lago di Serre-Ponçon, sotto il patrocinio degli scalatori e alpinisti Stephanie Bodet, Arnaud Petit e Lionel Daudet. “Dimostrare all’opinione pubblica l’aberrazione di un tale progetto. Per la gente sapere e lasciare che sia (contro) è un esempio per i progetti futuri e le ragioni future che dovrebbe combattere contro tali aberrazioni “, spiega Arnaud Petit, NoTHT05 militante.

Sciarpe e maschere sul viso e i membri del movimento scalano una torre per appendere uno striscione NoTHT05. Una highline è stata tesa tra i due piloni, battezzati Maurizio Marrone e Karine Berger, che simboleggiano l’assurdità e lo sperpero del progetto di Rte nelle Hautes-Alpes. Una prima mondiale andata bene: gli Slack-liner sono riusciti a più riprese nell attraversata degli 80 metri che separano i piloni alti 40 metri e destinati a imporci i loro deliri inutili di altissima tensione. Una bella performance aerea e poetica [guarda il video]

Oltre all’immediata sospensione dei lavori, ottenuta con la manifestazione, il movimento No THT05 chiede “che sia reso pubblico il rapporto di inadempimento consegnato al prefetto dalla DDT – in effetti, le irregolarità commesse da Rte sono numerose – irregolarità impunite ed avallate da eletti complici e dalla Prefettura. Perché questo silenzio? Perché questa negazione manifesta della democrazia? Gli abitanti della montagna hanno semplicemente il diritto alla verità su questo massacro ambientale”.

[ngg_images source=”galleries” container_ids=”49″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”600″ gallery_height=”400″ cycle_effect=”fade” cycle_interval=”6″ show_thumbnail_link=”0″ thumbnail_link_text=”[Show thumbnails]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]Una vertenza che sta per arrivare anche in Italia dove il megaelettrodotto verrà imprigionato nella terra delle strade sottraendo la proprietà di giardini e abitazioni.

V.R. 30.11.16