Appello per un governo M5S-sinistra contro il rischio neofascista

lettera di Alfonso Navarra.

APPELLO – PER UN GOVERNO DI CAMBIAMENTO E DI TENUTA DEMOCRATICA M5S-SINISTRA

Per dare un governo “di cambiamento all’Italia” i sottoscritti ritengono indispensabile che il PD (ed ovviamente LeU) si accordino con il M5S, accogliendo l’offerta di Luigi di Maio “alle convergenze sui temi cari a tutti i cittadini”.

Trattare, da sinistra, per formare questo governo ci sembra l’unico sbocco serio alla crisi politica in atto perché una chiusura “a prescindere” significherebbe, di fatto, costringere il M5S a negoziare con Matteo Salvini e quindi agevolare una deriva “fascio-leghista” che sta, con ogni evidenza, montando: il pericolo è veramente grave e non va sottovalutato, considerati i disvalori che stanno prendendo piede in una società confusa, incattivita ed impaurita.

I problemi dell’Italia – delle italiane e degli italiani tutti – devono essere considerati prima dei conflitti di potere interni ai partiti e delle velleità (oltretutto sbagliate) di rivincita elettorale immediata con scelte di opposizione pregiudiziale.

Accettare il dialogo che il M5S ha prospettato, al netto di inutili ed impropri esami sul suo “tasso di sinistrismo” o di “centrismo”, potrà arginare presunte e temute sue tendenze anti-europee ed anti-istituzionali rendendo concretamente possibili – come è auspicabile – le promesse “grilline” sulla lotta alla corruzione, alla disoccupazione ed alla povertà.

Prendiamo in parola Luigi Di Maio quando espone i temi che dovrebbero fondare “la Terza Repubblica dei cittadini”: “Creare lavoro, combattere la povertà, abbassare le tasse e tagliare gli sprechi per mettere soldi dove serve”.

Il dialogo sinistra-M5S è una grande occasione che può anche fare diventare realtà sogni importanti della galassia pacifista ed ecologista (ed in genere dei movimenti sociali): il taglio consistente delle spese militari (per lo più da inserire tra gli “sprechi”), la ratifica del Trattato di proibizione delle armi nucleari ed una denuclearizzazione effettiva, l’avvio della conversione energetica ed ecologica nel rispetto dell’accordo ONU di Parigi contro il cambiamento climatico.

Non esistono, dopo il 4 marzo, “vincenti” o “perdenti” assoluti, perché non si è votato direttamente il governo, ma solo rappresentanze più o meno numerose che devono mettersi d’accordo per formare la maggioranza che esprimerà la guida politica del Paese.

Il nostro appello di attiviste ed attivisti sociali è che si conduca un utile e produttivo dialogo tra le forze politiche più responsabili e sensibili allo Stato di diritto, perché quella parte d’Italia, ancora maggioritaria, che esige, nell’apertura all’Europa e al mondo, la giustizia sociale, la sostenibilità e la pace, trovi il governo che la rappresenti.

Primi firmatari:

Alfonso Navarra – obiettore alle spese militari e nucleari

Antonia Baraldi Sani – WILPF Italia

Adriano Ciccioni – Città Verde

Antonella Nappi – Difendiamo la salute

Giuseppe Farinella – Il Sole di Parigi

Laura Tussi e Fabrizio Cracolici – ANPI di Nova Milanese

Giuseppe Natale – ANPI di Crescenzago

Francesco Lo Cascio – MIR Palermo

Fabio Strazzeri – Soccorso Verde

Ennio La Malfa – Accademia Kronos

Angelo Baracca – Scienziate e scienziati contro la guerra

Luigi Mosca – Armes Nucléaires STOP

Giuseppe Bruzzone – Disarmisti esigenti

Isabella Horn – Fucina della nonviolenza

Amalia Navoni – Coordinamento Nord-Sud

Vittorio Pallotti – CDMPI

Valerio Marinai – SOS diritti umani

Enrico Peyretti – rivista Rocca

Anna Alonzo – Centro Arcobaleno 3P

Rinaldo Zorzi – Energia felice

L’appello che presentiamo per un governo di tenuta democratica M5S-Sinistra è sottoscrivibile anche on line 

Qualche miglioramento è sempre proponibile da parte di chi condivide lo spirito della proposta.
Le critiche e le perplessità sono comprensibili e altrettanto bene accette.
Sul sito della petizione si trova anche riportata anche una presentazione, : DALLA PARTE DI CONCETTA. Ed altre opinioni di promotori dell’appello.
Fare parte dei primi firmatari comporterebbe, da parte di chi lo desidera, scrivere due righe analoghe che espongano le sue proprie motivazioni di adesione.