Alberto Airola (M5S Senato) interviene sulla questione TAV

Tav: in questi giorni alcuni giornali di regime si dilettano nell'interpretare le dichiarazioni del ministro Toninelli sulla Tav Torino-Lone. Il sen Airola, con un post su FB chiarisce la posizione storica del M5S a riguardo.

COMUNICATO  da FB

Il sen. Alberto Airola, storico attivista M5S e nonché No Tav, interviene nel mezzo del dibattito in corso sulla Torino-Lione, con importanti precisazioni politiche, di cui ci pare giusto mettere al corrente i lettori.


Nel 2010 prendemmo il 3% dei voti alle regionali. Entrarono Davide Bono e un altro consigliere. Fu la prima volta che un movimento, nato dal nulla, autogestito, conquistava due posti in Regione.
Gran Parte di quei voti arrivarono dalla Val Susa, dai NO TAV, se non si fosse iniziata così quell’avventura, forse tanti eletti e la prima forza politica del paese, non esisterebbero.

La questione No Tav è un patto d’onore, fondante del M5S.

Per quella Valle ci siamo spesi tutti e quando dico tutti intendo da Beppe Grillo (condannato) a Chiara Appendino, Vittorio Bertola io e altre decine di attivisti e consiglieri che si sono soffocati di gas lacrimogeni, abbiam fatto decine di marce e non abbiamo mai retrocesso, neanche davanti alle ffoo schierate al terzo valico.

Ora se a mio avviso, le frasi probabilmente maldestre di un ministro, manipolate possono confondere, io posso credere con convizione che nonostante un accordo ratificato da due paesi sia difficile da spezzare, il TAV non si farà MAI: primo i Francesi decideranno se fare l’opera tra il 2030 e il 2050, secondo: la Corte dei Conti francese già ha detto che non ci sono i soldi. Terzo Macron ha ben altri problemi ora: difendere dal crollo la Francia e preoccuparsi delle sue miniere in Niger, in Mali e nel Sahel da dove gli passano sotto gli occhi i migranti.

SI è è vero la EU caccia milioni ma sono solo per far arricchire grandi multinazionali, finanza. Del resto in 20 anni hanno scavato in Italia 7 km per una spesa di 1,6 miliardi e per un tunnel dove non passerà il treno (geognostico si dice), dovremmo pagare altri almeno altri 3 miliardi. (Se chiamavano l’Abate Faria col cucchiano faceva prima e costava poco o niente)

Ora premesso che è una menzogna il fatto che nel contratto Lega-M5S non si fermeranno i lavori perchè non c’è la parola “blocco” ma “ritrattazione” perchè quello con la Francia non è un accordo unilaterale ma va ricontrattato e neutralizzato. Capite ora? Non come continuano a non capire i giornalisti di regime.

Ricordo una Lega che marciava a fianco dei cittadini, poi la ricordo coi diamanti investiti e Belsito ma adesso credo proprio che non sia come prima: nessuno di loro, sosterrà l’onta di togliere ai cittadini Italiani miliardi per un progetto immaginario del 2050 che drenerà solo tanti , troppi soldi agli Italiani, alle loro scuole, alla loro salute, al loro welfare, al lavoro. UN’OPERA PERALTRO INUTILE: LA LINEA ESISTENTE FUNZINA BENISSIMO ED ED E’ UTILIZZATA AL 30%. (inoltre la galleria storica passano sui treni tir e container perchè sono state modificate all’uopo)

Ho un solo rammarico per questi 20 anni: la violenza dei Governi arroganti, forti coi deboli e la risposta anch’essa aggressiva e scomposta fatta da cittadini esasperati. Quello che poi è inammissibile è che gruppi di facinorosi magari anche manipolati e infiltrati (non solo parlo di frange antagoniste come centri sociali e rappresaglie), hanno condotto battaglie che hanno portato la tensione al punto critico. 
BASTA VIOLENZA, E’ TOTALMENTE UTILE AI MEDIA E AL NEMICO.

Siamo in Parlamento, siamo al Governo e ci siamo per voi e vi ricordo una cosa: io che girai il primo documentario sui No Tav nel 2004: ricordo anche un altro documentario “Il Cartun D’Le Ribelliun: VOI VALLIGIANI avete vinto quando siete usciti da quella Valle e avete portato il vostro messagio in giro agli Italiani che dovunque soffrono le GRANDI OPERE INUTILI, 
NON RINCHIUDETEVI IN UN ASSEDIO INFINITO,DANNOSO E INUTILE.

Ora spronando e attendendo che il governo possa assegnare a Foietta e Virano il compito di fare in spiaggia i buchi con paletta e secchiello, vi ricordo chi siamo con un video che girai io stesso in una delle tante visite di Beppe in montagna. Stavolta con tanto di condanna. Era il 2010 e non ci siamo mai arresi.
A Sarà dura ma ancora per poco.

PS preciso che questo post l’ho scritto di mio pugno e me ne assumo la responsabilità