
di Valsusa Report.
Era già successo, il caso del bar di Genova Trasta, finito su tutti i giornali, aveva creato una prima valutazione degli appalti legati al vitto e alloggio. Una ditta del Terzo Valico lascio’ 5 mila euro da pagare prima di sparire nel nulla. Da allora le voci dei primi conti di migliaia di euro che le varie ditte lasciano non saldati a ristoranti e alberghi iniziano a moltiplicarsi.
“No, siamo contrari al Terzo Valico e quindi non siamo interessati alla vostra proposta”, pressappoco la risposta dei proprietari di un agriturismo di Fraconalto alla richiesta di vitto e alloggio per i lavoratori del Terzo Valico. E, infatti, di questi giorni sono le richieste agli albergatori della zona di qua e di là dell’Appennino che fa da spartiacque alle due Regioni Liguria e Piemonte.
I campi base non sono ancora stati allestiti e quindi, distanti centinaia di chilometri da casa, i collaboratori necessitano di vettovagliamento. La paura è sempre la stessa; “poi, sempre se i lavori andranno avanti, osterie e alberghi si svuoteranno mentre si popoleranno i vari campi base” giunge la voce dal sito del movimento Terzo Valico.
Sarà scelta da oppositore o calcolo da imprenditore, sta di fatto che all’agriturismo “La sereta” di Fraconalto, mangiano i No Tav e gli amici della zona.
V.R. 25.10.14