A Giaglione bocciata la delibera di contrarietà alla Linea Torino-Lione

"Sto con le persone che lavorano, con le Forze dell’Ordine, la Magistratura, sono per l’assoluta legalità, per la certezza dei diritti e delle pene" dichiara il sindaco, Ezio Paini.

di Gabriella Tittonel

“Tutti conoscono la mia contrarietà all’opera ma preciso di non poter accogliere l’invito a votare la delibera perché noi siamo gli amministratori di tutti, sia dei favorevoli che dei contrari… rispetto le altre opinioni, ma voglio aggiungere che quando parlo di legalità io sto con le persone che lavorano, con le Forze dell’Ordine, la Magistratura, sono per l’assoluta legalità, per la certezza dei diritti e delle pene… non ho altro da aggiungere…” – così si è espresso il sindaco di Giaglione, Ezio Paini, nel corso del Consiglio comunale che si è tenuto giovedì sera. Consiglio nel quale il gruppo di minoranza, Progetto Giaglione composto da Monica Gagliardi, Roberto Ronsil ed Enrico Pozzato, ha presentato la proposta di deliberazione di contrarietà all’opera del Tav redatta sulla falsariga di quella votata dai Comuni a Foresto il 22 luglio scorso.

Ma la proposta, dopo la dichiarazione del primo cittadino, è stata bocciata all’unanimità dal gruppo di maggioranza tra lo sconcerto della minoranza e di una parte del pubblico presente.

Mentre si è chiarito che si intende  usufruire di possibili compensazioni.

Un altro tassello su detta questione si è dunque posto, dopo il precedente, quello sul mancato assenso all’utilizzo del salone polivalente la sera del 1° agosto di cui si è parlato, con vari esperti di Tav e salute, alla luce dei dati attualmente a disposizione e che si possono definire sicuramente preoccupanti.

Gabriella_88_guasto gru 01Dati sui quali riflettere con serietà e dati forniti ai coraggiosi intervenuti, in mezzo ad un robusto temporale, dal quale ci si è riparati grazie ad alcuni gazebo prestati dal comune di Venaus! Proprio perché le porte del salone sono rimaste sbarrate: Il motivo? La domanda di utilizzo non era pervenuta a nome di una associazione, riconosciuta, del paese, ma dal gruppo di minoranza… Nei giorni successivi questo episodio suscitò un vespaio di commenti, e nei consiglieri di minoranza il desiderio di riscrivere un regolamento di utilizzo della struttura, nata per essere di supporto alle tante attività del paese. Regolamento poi realizzato e presentato in consiglio. Anch’esso bocciato. “Noi valuteremo attentamente l’ipotesi di un nuovo regolamento, che realizzeremo a nostra immagine e somiglianza, non sappiamo ancora quando…” – così ancora  è intervenuto il sindaco.

Insomma tutto quanto ruota intorno alla questione tav pare questione di un altro mondo. Dimenticando che ci sono una serie di incognite aperte, quelle sull’acqua, ad esempio, che potrebbe essere intercettata e sparire. E certezze, come quelle sulla qualità dell’aria, segnata dalla presenza di specifiche polveri capaci di far ammalare, anche molto seriamente, un significativo numero di persone, soprattutto bambini ed anziani.

E polveri con le quali già attualmente devono fare i conti lavoratori del cantiere del Tav e Forze dell’Ordine. Persone  spesso citate dai molti che parlano di un cantiere che non vedono mai, che non conoscono, dai molti che giurano di essere fortemente per la tutela del lavoro. Dimenticando che a fianco di questa, imprescindibile, vi è l’irrinunciabile tutela della salute!

G.T. 26.09.14