A Chambery per dire no ai grandi progetti inutili

Essenziale e delicatissima terra. Che si prende cura di ogni vivente che s’affaccia sulla storia del mondo ed al quale offre tutto quanto è indispensabile alla vita: cibo, riparo, possibilità per far nascere e crescere legami fra gli umani.

di Gabriella Tittonel
Eppure di questo irrinunciabile dono pare proprio  che ai promotori delle grandi opere davvero non importi nulla. Ottusamente ancorati ad un ormai

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desueto modello di sviluppo continuano a proporre faraonici interventi capaci, questo si, di trasformare fertili aree particolarmente delicate sotto il profilo ambientale in aride aree ricoperte di cemento.

Terre fertili in aridi uteri di morte. Ai quattro angoli del mondo, da dove stanno levandosi, sempre più determinate, le voci di coloro che dicono di no a questi malsani progetti.
E voci che in terra francese, lo scorso lunedì 9 giugno, a Chambery, hanno visto incontrarsi i partecipanti di tutte le lotte contro i grandi progetti inutili ed imposti, uniti in un grande movimento trasversale  che convergerà i prossimi 5 e 6 luglio a Notre-Dame-des-Landes, dove è presente  il movimento Stop all’aeroporto che si vorrebbe costruire.
La giornata a Chambery, alla quale ha partecipato anche un gruppo di appartenenti al no tav va3lsusino, con a capo Paolo Prieri, del Presidio Europa, ha preso il via ai giardini della Cassine: da qui una gioiosa biciclettata, che ha visto al seguito anche un carro “musicale” trainato da uno splendido cavallo ed un trattore con rimorchio, ha sostato al ponte della Cassine, poi alla stazione ferroviaria, per affermare il proprio no al trasporto nucleare. Al commissariato vi è stata un’ulteriore  sosta, per ribadire il no alla repressione delle lotte, poi si è giunti davanti al palazzo della RTF, dove il tema posto all’attenzione è stato quello dell’inutile progetto della Torino- Lione.
Poi il gioioso gruppo, dopo aver affrontato una piacevolissima salita tra prati, boschi e piccoli borghi è giunto a La Motte Servolex , in un appezzamento che è minacciato anch’esso dalla costruzione  della lineanuke1 Torino-Lione  e qui è stato condiviso il pranzo, vi sono stati più interventi da parte dei partecipanti, tra i quali Daniel Ibanez, si sono allacciate amicizie.
E se è stato piacevolissimo trovarsi fra persone, diverse per nazionalità ma accomunate da identici desideri, la giornata di trasferta in Francia ha avuto anche un altro scopo: quello di inoltrare al Procuratore della Repubblica di Chambery una denuncia (per “miseen danger de la vie d’autrui” – messa in pericolo della vita del prossimo ) per mettere in luce i rischi sulla salute che derivano dalle emissioni causate dalla circolazione dei mezzi pesanti  nelle  valli alpine. Emissioni che, come confermato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, devono essere considerate direttamente responsabili dell’aumento del rischio di sviluppare il cancro ai polmoni in persone esposte. La denuncia, particolarmente articolata, e già presentata  in Francia, chiede che si passi a politic4he dei trasporti più rispettose del bene primario della salute dei cittadini, utilizzando per il trasporto delle merci la linea ferroviaria esistente, utilizzata ben al di sotto delle sue potenzialità.
Diciannove i firmatari, tra i quali il Senatore Marco Scibona.
(G.T. 10-06-14)